Gazzetta di Reggio

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La Reggiana valorizza il suo marchio

di Wainer Magnani
La Reggiana valorizza il suo marchio

La Bper e il Bsgsp forniranno ulteriori risorse al presidente Alessandro Barilli attraverso la controllata Football Properties

30 maggio 2014
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REGGIO. Alessandro Barilli? Una la fa e cento ne pensa oppure si potrebbe dire che è come i gatti: ha sette vite. Già, perchè quando il futuro sembra costellato di nubi minacciose, ecco che il “prestigiatore” Barilli estrae dal suo cilindro il classico coniglio.

Non stiamo parlando della contestazione in atto da parte dei tifosi, sempre più dura e che sfocerà domani sera con la “notte granata” bensì degli ostacoli determinati dal pagamento degli stipendi fino ad aprile e la fideiussione (600mila euro) per l’iscrizione al prossimo campionato.

Nel primo caso a correre in aiuto alla Reggiana ci ha pensato la Mapei versando un’altra trance dell’accordo per le migliorie fatto allo stadio. Un’intesa sancita sulla parola ma non ancora controfirmata anche se ormai definita nei dettagli compreso l’affitto a favore della Reggiana per i prossimi due anni.

In ogni caso la Reggiana provvederà a saldare le mensilità di marzo e aprile come richiede la Lega Pro per essere in regola e dunque ottenere il premio per il minutaggio dei giovani. Tra l’altro tra una decina di giorni il curatore fallimentare verserà 780mila euro nelle casse granata dato che la Reggiana figura tra i creditori della fallita Mirabello 2000. Sono i famosi crediti che Barilli ha acquistato da Claudio Campani.

L’altro scoglio più oneroso è la fideiussione di 600mila euro per l’iscrizione al prossimo campionato. In questo frangente Barilli si è superato studiando un percorso che si può definire geniale. Un’operazione complessa fatta di passaggi che chiamano in causa la Reggiana, la Football Properties (la famosa immobiliare che doveva servire per acquistare lo stadio di cui sono azionisti la Reggiana, Medici, Compagni, Annovi, Corradini e Barilli) la Banca Popolare dell’Emilia Romagna e il Banco San Geminiamo e San Prospero.

Una serie di passaggi che determineranno la valorizzazione del marchio granata attraverso la Football Prosperties che diventerà una controllata della Reggiana (potrà servire per il progetto Villa granata) e che a sua volta otterrà dalla Bper e dal Bsgsp una valorizzazione del marchio valutato dai 500 ai 600 mla euro.

Un’operazione, come detto, complicati ma ottimale per ottenere un ulteriore fondi di garanzia a favore della Reggiana. Un passaggio che, più o meno, fanno tutte le società di calcio. Ma sarà lo stesso azionista di maggioranza Alessandro Barilli a garantire la fideiussione per iscrivere la Reggiana al prossimo campionato attraverso la partecipazione di un pool di banche. Un progetto, va detto, che non è stato ancora attuato perché ha una “debolezza” vale a dire la presenza nell’azionariato granata del Banco Emiliano. Un conflitto d’interessi che dovrà essere risolto. Per questo motivo sarà necessario accelerare il passaggio che prevede la trasformazione del Banco Emiliano da azionista a sponsor in modo. E’ possibile che Barilli riprenda l’8% detenuto dal Banco portando la sua quota al 92% in attesa di cedere una buona fetta all’amico e partner Vavassori oppure ritrovi il feeling con i soci di minoranza della Mectiles. Ovviamente anche questo passaggio non è secondario e sarà legato alle prossime strategie vincolate all’ingresso in società di Pietro Vavassori.

A prescindere da tutti gli scenari possibili si può ipotizzare una Reggiana che si trova nelle condizioni di potersi iscrivere regolarmente al prossimo campionato di serie C unica.

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