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Menetti coach dei record ma il suo futuro è incerto

Menetti coach dei record ma il suo futuro è incerto

Basket serie A: confronto tra società e staff sulla Grissin Bon che verrà

30 maggio 2014
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REGGIO. Diverse valige pronte, alcune ancora da decidere. Terminata la stagione con la tremenda delusione di Siena, la Grissin Bon deve già pianificare la prossima annata, partendo ovviamente dalla base tecnica. Il congedo ufficiale ci sarà nel giro di una settimana, con la festa conclusiva. Nel frattempo inizieranno i colloqui con i giocatori.Le situazioni da sbrogliare sono parecchie. E anche quelle che oggi appaiono certezze potrebbero mutare, in caso di offerte così corpose da non poter rifiutate. O di chiamate al draft Nba, per quando riguarda Ojars Silins.

IL COACH. Prima ancora degli atleti, ci sarà da ragionare sullo staff tecnico. Max Menetti è stato il protagonista del miglior biennio nella storia della Pallacanestro Reggiana e non si può sottovalutare il ruolo di Flavio Fioretti e Devis Cagnardi. Il futuro però è tutto da scrivere, nonostante il coach sia sotto contratto anche per l'anno prossimo e resterebbe volentierissimo a Reggio. La sua città. Con i dirigenti ci dovrà essere un confronto sia sull'annata appena conclusa che sui piani per il futuro, difficile fare previsioni certe oggi. Perché se i risultati ottenuti da Menetti sono sotto gli occhi di tutti, è altrettanto vero che sul suo modo di condurre la partita soprattutto nelle fasi cruciali, sono fiorite... scuole di pensiero anche critiche. Di sicuro, Menetti avrebbe molto mercato se dovesse essere liberato e Pallacanestro Reggiana allo stesso tempo è ambitissima. Ma il primo obiettivo è trovare un modo per andare avanti insieme.

I GIOCATORI. Il nucleo sotto contratto è abbastanza folto. Andrea Cinciarini è il cardine, con un altro anno di contratto così come il capitano Michele Antonutti e l'ultimo arrivato Amedeo Della Valle. Non dovrebbero andare da nessuna parte, a meno che l'Eurolega non bussi con enorme forza per il play della Nazionale; uno dei registi in crescita a livello europeo. Della Valle, che ha scelto Reggio fra tante offerte, sarà una delle basi future.

Sono blindati anche per il 2014/15 i giovanissimi lunghi titolari Riccardo Cervi e Ojars Silins. Cervi rimarrà sicuramente; diversa la questione del lettone, seguito da Milano ed alcune corazzate straniere. E dalla Nba: Silins si è dichiarato per draft del 26 giugno; potrebbe ancora togliersi dall'elenco e attendere l'estate 2015, quando sarà chiamabile a prescindere per limiti di età. Stavolta il massimo a cui ambire è una scelta al secondo giro, quindi senza garanzie contrattuali pluriennali. Un'altra stagione di spessore in Europa potrebbe aiutarlo. Ma il discorso è tutto aperto, così come quello sulle potenziali offerte da formazioni di Eurolega. E sarà uno dei primissimi punti nell'agenda biancorossa.

Giovanni Pini ha un altro anno di contratto, si è dimostrato molto utile ma potrebbe anche cercare un minutaggio e responsabilità più ampie in in Legadue ma anche in A. Il baby Federico Mussini è ancora impegnato nelle giovanili e con gli studi, se lasciasse Reggio sarebbe solo per un progetto scolastico negli Stati Uniti.

GLI INCERTI. Nell'accordo con Ariel Filloy c'è la possibilità di uscita per la società, che facilmente sarà esercitata. L'argentino è stato uno dei migliori nel finale ma rischia di pagare l'equivoco tattico iniziale, quando si è puntato su di lui come regista, e soprattutto l'arrivo di Della Valle, destinato a divorargli spazio e minuti. Matteo Frassineti potrebbe rimanere ma alle stesse condizioni di quest'anno, con un impiego molto ridotto. È un positivo, importante per lo spogliatoio e in grado di dare difesa e tiro per qualche sprazzo. Ma è anche legittimo voglia cercare sistemazioni dove aver più importanza.

Altra questione delicata è quella di Angelo Gigli. Ha un contratto triennale con Milano, con due anni ancora in essere ed a cifre pesanti. A Reggio sta bene, lui è una garanzia di solidità, il problema è economico. La società lo terrebbe volentieri, ma si dovrebbe trovare prima un accordo con l'Olimpia e poi sulla retribuzione, con un ribasso rispetto all'oggi. C’è da lavorarci molto.

Adriano Arati