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IL PRESIDENTE

Barilli: «Vavassori? Ho fiducia di poter rafforzare la società»

Barilli: «Vavassori? Ho fiducia di poter rafforzare la società»

REGGIO. Presidente Barilli cosa c’è nel futuro della Reggiana? «Siamo autosufficienti per iniziare l’attività». L’iscrizione è garantita? «Assolutamente sì, come entro il 15 effettueremo il pagamento...

31 maggio 2014
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REGGIO. Presidente Barilli cosa c’è nel futuro della Reggiana?

«Siamo autosufficienti per iniziare l’attività».

L’iscrizione è garantita?

«Assolutamente sì, come entro il 15 effettueremo il pagamento degli emolumenti di marzo e aprile per essere in regola. Siamo anche reduci dall’esame della Covisoc, dunque possiamo dormire tra due guanciali».

Quali sono i programmi tecnico della Reggiana?

«Tutto è legato alla struttura societaria. Ora non possiamo pensare di essere nelle condizioni di fare progetto importanti. Per sognare occorre una struttura societaria più solida».

Il riferimento è all’ingresso di Pietro Vavassori?

«Diciamo che sono fiducioso di poter riuscire nel rafforzamento della compagine societaria, poi vedremo quali obiettivi potremo porci».

Da dove scaturisce l’idea di valorizzare il marchio?

«Se vogliamo pensare in grande è necessario anche avere un centro sportivo da gestire in piena autonomia. Per attuare questo progetto che comprende l’acquisizione di Villa granata c’è bisogno di una minima disponibilità finanziaria altrimenti nessuno potrebbe concederti credito».

Nasce da questa esigenza la cessione del marchio alle banche?

«Se siamo in tanti il problema non si pone ma da solo è un percorso per valorizzare a bilancio il marchio granata e generare un minimo di liquidità. Per chiedere un mutuo al credito sportivo è necessario avere un 30% della somma iniziale».

E la Football Properties?

«E’ uno strumento. Serve una finanziaria e dato che è stato costituita ma non è stata utilizzata per l’acquisto dello stadio, può essere una soluzione plausibile».

I tifosi si chiedono quando verranno fatte le scelte tecniche legate al diesse e all’allenatore.

«Un minuto dopo che abbiamo definito il nuovo assetto della società. In ogni caso siamo preparati perché ci sono idee, relazioni e cognizione di causa. Non ci faremo trovare impreparati».