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Campioli si è dimesso da ds della Casalgrandese

Campioli si è dimesso da ds della Casalgrandese

Eccellenza, il dirigente: «Io sono per una squadra che privilegia i giocatori locali quando è stato esonerato Bardelli ho preferito mettermi in un angolo, ora lascio»

31 maggio 2014
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CASALGRANDE. Guido Campioli ha rassegnato le proprie dimissioni da direttore sportivo della Casalgrandese. Dopo sei anni di matrimonio e due promozioni (dalla Prima categoria alla Promozione e quest'anno dalla Promozione all'Eccellenza) lo storico diesse reggiano ha deciso di divorziare dalla squadra del lungo Secchia.

Come mai questa decisione?

«Non ero più in accordo con le scelte societarie ed ho preferito rassegnare le mie dimissioni. A dir la verità le avevo già rassegnate in occasione dell'esonero di mister Massimo Bardelli rimanendo all'interno della società come dirigente. Ora non sarò più neppure un dirigente».

Perché questa scelta?

«Personalmente ho sempre tenuto parecchio al fatto di formare una squadra che fosse di locali, di giocatori che arrivassero dal comune di Casalgrande o da comuni vicini. E' sempre stato un po' il mio pallino e ci sono riuscito nell'annata 2012/2013 quando arrivammo ad avere ben undici giocatori chiamiamoli "locali" e sei dei comuni vicini. Solo sette invece arrivavano da altre province. Questo perché credo che l'ambiente ne abbia giovamento, si giochi più tranquilli e si abbiano maggiori soddisfazioni personali. Le scelte, per questo campionato che abbiamo disputato, sono state diverse ma ho accettato la cosa senza problemi. Quando hanno esonerato Bardelli io non ero assolutamente d'accordo e quindi, per solidarietà nei confronti del mister, ho preferito rimanere solo da dirigente. E non stato l'unico ma non posso parlare per chi non vuole esporsi».

Bardelli ha iniziato e Notari ha terminato il progetto.

«Facendo gli stessi punti. Alla fine con la gestione Bardelli sono stati fatti 37 punti, con quella di Notari 38. Un solo punto non è un gran miglioramento. Vorrei però specificare che non c'è l'ho assolutamente con Notari che credo sia un ottimo allenatore e anche un gran signore. Voglio solo rimarcare che il lavoro precedentemente fatto da Bardelli è stato ottimo. Non tutti in società l'hanno fatto. Notari stesso ha detto che se non ci fossimo qualificati lui non avrebbe potuto vincere la Coppa».

Un divorzio consensuale?

«Alla fine sì. Ho trascorso sei anni splendidi alla Casalgrandese che nessuno mi toglierà mai. Mi auguro che il prossimo anno possano fare bene e faccio un grande in bocca al lupo a tutti, tranne a qualcuno naturalmente».

Ora cosa farà?

«Ho avuto diverse proposte interessanti che sto valutando. Attendo di diventare nonno per la sesta volta».

Mara Bianchini