Sammartinese dice basta senza stadio solo i giovani
Bonaretti: «Dopo dieci anni da emigranti del calcio, abbiamo preferito puntare tutti i nostri sforzi sul settore giovanile, rinnovando anche il consiglio del club»
SAN MARTINO IN RIO. La Sammartinese, storica società reggiana, ha deciso di rinunciare al campionato di Seconda categoria e di dedicarsi solo all’attività del settore giovanile. La motivazione nasce dall’impossibilità di avere uno stadio. Il nuovo impianto è da dieci anni un cantiere aperto e ora i dirigenti hanno detto basta. «Visto che il comune anche quest’anno non ci metterà a disposizione lo stadio – rimarca Maurizio Bonaretti – abbiamo deciso di fare solo il settore giovanile rinunciando alla prima squadra che doveva partecipare al campionato di Seconda categoria. Meglio fare qualcosa in meno ma fatto bene, del resto la situazione era insopportabile. Da dieci anni girovaghiamo da un impianto all’altro e così facendo abbiamo perso tifosi e dirigenti. Per questo meglio dedicarsi solo al settore giovanile utilizzando i nostri campi e poi dal prossimo anno, se ci sarà la nuova struttura, ripartiremo. Nel frattempo abbiamo rinnovato il consiglio, che era in carica da 15 anni, abbassando l’età media con l’ingresso di nostri ex giocatori e anche genitori di ragazzini della scuola calcio. Il presidente sarà Giuliano Venturelli, i due vice presidente Riccardo Casali e Riccardo Parmiggiani, io farò il cassiere».
In pratica ci siamo presi un anno sabatico – prosegue Bonaretti – nel frattempo avremo la possibilità di concedere ai nuovi dirigenti di fare esperienza, di capire il mondo del calcio e quando l’impianto sportivo sarà pronto avremo le carte in regola per cercare di risalire in fretta. Del resto questo sarebbe stato l’undicesimo anno da emigranti del calcio. Troppo. C’è anche un discorso economico perché la prima squadra costa e giocando fuori da San Martino è sempre più dura. E’ una scelta che ci dispiace ma logica». (w.m.)