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Da disoccupato a pedina decisiva del centrocampo

Da disoccupato a pedina decisiva del centrocampo

Calcio LegaPro, Angiulli: «Avevo firmato per il Viareggio e dopo la cancellazione è arrivata la proposta della Reggiana e non ho esitato un istante ad accettare»

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CASTELNOVO MONTI. Con Federico Angiulli la Reggiana ha voluto dotarsi di un centrocampista mancino di qualità .

Angiulli come è arrivato in granata?

«E' stato tutto rocambolesco. Avevo già fatto le visite mediche all'Avellino pur sapendo di non far parte del progetto, loro sarebbero partiti il 18 luglio per il ritiro ma nel frattempo ho trovato una sistemazione gradita a Viareggio dove conoscevo il tecnico Maurizi ed il nuovo ds Basile, mio ex compagno di squadra. Sapete tutti come è finita quell'avventura: un fulmine a ciel sereno quando è arrivata l'esclusione dal campionato senza nessun avvertimento. Fortunatamente mi sono arrivate subito tre chiamate di Savoia, Barletta e Reggiana e non ho esitato a scegliere Reggio».

Reggio è la scelta migliore?

«Al Savoia mi avrebbero dato un ingaggio più alto ma a Reggio credo che ci siano maggiori potenzialità per crescere».

Però perde la Serie B.

«Lo so, sarà un diverso modo di giocare che conosco già avendo trascorsi di Lega Pro al nord e di Serie B al sud ma non vengo per fare il fenomeno e mi voglio mettere in gioco in una società ambiziosa e storica».

Qual è la sua posizione in campo?

«Sono un centrocampista che può giocare sia come centrale che come esterno sinistro, nel centrocampo a 3 o in quello a 4, quindi spetterà al mister Colombo decidere dove utilizzarmi».

Conosceva già alcuni dei nuovi compagni?

«Solo Siega con cui ho giocato in nazionale di Lega Pro mentre gli altri li ho visti all'opera sul campo, poi gente come Parola o Zanetti hanno fatto la Serie A ed Alessi è conosciutissimo. L'anno scorso ho affrontato De Giosa nella sfida col Latina».

De Giosa è meglio averlo in squadra che contro?

«Decisamente. Per un attaccante è un osso duro».

E' al corrente delle proteste dei tifosi?

«Ho sentito che sono state staccate solo un centinaio di tessere e credo che la parte grossa dei tifosi stia aspettando di vedere all'opera la squadra; noi possiamo mettere tutto l'impegno per fare bene e cercare di riportarlo dalla nostra parte il prima possibile».

Juri Panciroli