Gazzetta di Reggio

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«Se non ho una risposta mollo tutto e mi dimetto»

di Wainer Magnani

Il presidente Lazzaretti: «È a dir poco incredibile che per due strade chiuse e l’indisponibilità di dodici vigili si butti al macero cinque anni di sacrifici»

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CORREGGIO. Il dg Marcello Rossi ha pronta la documentazione per presentare la domanda di ripescaggio in Lega Pro ma nel fascicolo manca il nulla osta del sindaco Alberto Bellelli per l’utilizzo dello stadio Cabassi. Il problema non è economico (il Comune di Correggio è pronto a versare 35mila euro) ma la disponibilità di 12 vigili (Correggio non li può disporre) e la chiusura di due strade. Un alibi o un banale pretesto? Forse la pensa così il presidente Lazzaretti che ha tuonato: «Aspetto una risposta entro le 18 di domani (oggi per chi legge ndr) poi mollo tutto. Mi dimetto. Onorerò gli impegni presi con gli attuali giocatori poi esco definitivamente dal calcio».

Ma non ci sono margini per trovare un accordo tra i due Comuni per l’ordine pubblico?

«Quello che sta accadendo è a dir poco incredibile. Si rischia di penalizzare una società seria e corretta come la Correggese, oltre a un povero coglione come il sottoscritto. Così si buttano via cinque anni di sacrifici, fatti in un momento in cui fare calcio è sempre più complicato e rischioso».

Ma quali sono i reali problemi da risolvere?

«Si fa una ragione di stato per due strade chiuse per due ore la domenica, in orari in cui non c’è nessuno, oltre alla disponibilità di dodici vigili».

E’ una questione economica?

«Assolutamente no. Il Comune e la Correggese sono pronti a farsi carico dei 35mila euro necessari per pagare questo servizio d’ordine».

E allora?

«Non ci sono i dodici vigili. Il comune di Correggio non ha questo numero di agenti di polizia municipale e Carpi non li vuole mettere a disposizione. Non è nemmeno presa in esame l’idea di sei vigili a testa».

Non poter fare la Lega Pro per dodici vigili ha dell’incredibile.

«E’ quello che penso anch’io ma questa è la realtà a oggi. Poi se cambia me lo auguro altrimenti tolgo il disturbo».

Il sindaco Bellelli dimentica lo spirito di solidarietà che Reggio aveva mostrato nei confronti del Carpi.

«E’ così. Il Carpi è venuto a Reggio a giocare per una stagione e ha trovato le porte aperte e il tappeto rosso. La Correggese, invece, chiede lo stesso trattamento di solidarietà sportiva ma viene trattata a pesci in faccia».

C’è un motivo? E’ antipatico a qualcuno?

«Il problema è che i tifosi della Correggese sono persone perbene, appassionati di calcio. Non abbiamo mille ultrà che possono far sentire la propria voce e così alla Correggese si può fare di tutto. Non so se c’è un discorso politico a monte, di sicuro credo che tutto questo sia un vero schifo».