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Compagni a Bagnolo, rivali domenica a Baiso

Compagni a Bagnolo, rivali domenica a Baiso

La conquista del titolo da parte del Leguigno o del Cavola è legata ai gol di Spadacini e Zampino

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BAISO. Da compagni di reparto nella Bagnolese ad avversari nella finale del Montagna. Per Riccardo Zampino e Simone Spadacini, entrambi attaccanti, quella di Baiso sarà una sfida nella sfida. Il primo è il esterno del Cavola, mentre il secondo è un locale del Leguigno.

Chi la spunterà fra voi due?

Zampino: «Giunti a questo punto cercheremo di portarci a casa anche la finale. Bello sapere che dall'altra parte ci sarà Spadacini, per me un amico ancora prima che un compagno nella Bagnolese».

Spadacini: «Di certo sarà una bella finale. Mi aspetto una gara tosta ed equilibrata, ma di pronostici non ne faccio. Una finale è imprevedibile, sarà il campo a decidere».

Leguigno favorito?

Zampino: «Hanno una squadra forte, quadrata. Ma anche noi non siamo da meno, abbiamo un bel gruppo. Non molliamo mai, anche in finale potremo dire la nostra».

Spadacini: «Così dicono perché abbiamo vinto due estati fa e stiamo andando avanti con lo stesso gruppo di locali e con pochissime variazioni a livello di esterni. Ma non mi fido del Cavola, squadra sorniona ma che può colpirti e farti male in qualsiasi momento».

Come vi state preparando?

Zampino: «Rispetto al Leguigno non tanti ci accreditavano capaci di andare così avanti. Siamo molto uniti tra di noi, i locali, poi, sono impagabili. Si ritrovano spesso a fare allenamento, mentre noi esterni saliamo a Cavola una o due sere la settimana».

Spadacini: «L'estate scorsa, da campioni in carica, eravamo usciti nella fase a gironi. Volevamo riscattarci, essere arrivati in finale è per noi tanta roba. Avevamo tanta rabbia dentro, l'abbiamo utilizzata come energia positiva per fare bene sul campo».

Cosa provate?

Zampino: «Nella maggior parte delle partite ho avuto come compagno di reparto Di Maio, mentre in semifinale c'era Dattaro. Per me non fa nessuna differenza, perché sono entrambi fortissimi».

Spadacini: «Il Montagna, come torneo, non ha eguali. Volevo questa finale, nel 2012, l'estate del titolo, giocai fino ai quarti, poi andai in ritiro con il Castelfranco di serie D che mi aveva appena preso. Questa edizione la sto giocando tutta, quindi la sento più mia».

Che effetto farà ritrovare da avversario un compagno di sqyadra?

Zampino: «Faremo entrambi la nostra partita. Siamo molto amici, ma spero che alla fine quello triste sia Spadacini. Anzi, in questi giorni gli sto già mandando diversi messaggi con il cellulare».

Spadacini: «Ma nel Cavola c'è anche Reggiani, che fino a ieri ha difeso la porta della Bagnolese».

Luca Cavazzoni