Pechacek: "Non credevo di avere tanto spazio a Reggio"
Il lungo ceko Adam Pechacek si racconta: "Con l'arrivo di Lavrinovic giocherò le mie chance come ala forte"
REGGIO EMILIA. Gran fisico, centimetri e grinta sotto le tabelle, mano educata anche dalla distanza e tanta voglia di imparare. Questo il biglietto da visita di Adam Pechacek, il giovane lungo ceko che in queste prime uscite stagionali si sta rivelando come una delle sorprese più liete del precampionato della Grissin Bon. «Per me giocare qui è un grandissimo passo in avanti nella mia carriera - afferma Pechacek - prima, a Bologna, avevo giocato solo con le giovanili, qui è tutto più difficile, ma anche più stimolante».
Come si trova a Reggio?
«Molto bene. Sia con la squadra che con lo staff il rapporto è ottimo. Naturalmente le difficoltà ci sono, devo lavorare su tante cose, ma poco alla volta penso di essere in grado di tenere fede alle aspettative mie e della società».
Con chi ha legato maggiormente nel gruppo?
«È un bel team, con diversi giovani, ma anche tanti campioni di esperienza come Kaukenas e Diener, per me è un privilegio allenarmi con loro, spero di poter imparare tanto. Sono ragazzi simpatici e in campo mi sto trovando bene con tutti. Sono contento di com'è iniziata questa esperienza». [[atex:gelocal:gazzetta-di-reggio:sport:1.9729823:gele.Finegil.StandardArticle2014v1:https://www.gazzettadireggio.it/sport/2014/08/08/news/voglio-crescere-e-migliorare-per-aiutare-la-grissin-bon-1.9729823]]
Quali sono le differenze rispetto alla Virtus?
«Qui è tutto più intenso, sia dal punto di vista della fisicità che della tattica. La parte più difficile però penso sia l'aspetto mentale: qui devo restare concentrato sempre al 100%, basta un niente per sbagliare un movimento in attacco o perdere un uomo in difesa. Fisicamente invece credo di essere pronto».
In queste prime amichevoli ha avuto un buono spazio: si aspettava di riuscire ad avere subito così tanti minuti?
«Sinceramente no, non così tanti almeno. Sono molto felice per l'opportunità che mi sta dando il coach e spero di avere sempre più spazio; naturalmente so benissimo che dovrò guadagnarmi ogni minuto e che non sarà facile, dovrò sudarmeli».
Menetti cosa le chiede di fare?
«Soprattutto di giocare duro, farmi valere di fisico vicino a canestro e di farmi trovare pronto al tiro lontano dal ferro».
Ora sta giocando sia da centro che da ala forte: in futuro si vede più come ala grande o pivot?
«Per ora posso ricoprire entrambi i ruoli, ma quando arriverà Lavrinovic penso che potrò giocarmi le mie chance soprattutto da ala forte».
Su cosa pensa di dover migliorare?
«Io devo migliorare su tutti gli aspetti del gioco, sono qui anche per questo: tiro, difesa e durezza fisica in campo».
E la squadra?
«Ora stiamo lavorando soprattutto sulla difesa. In attacco le cose stanno funzionando abbastanza bene, vogliamo migliorare nella nostra metà campo».