Reggiana, a Pisa il primo esame di laurea
I granata in campo oggi alle 17 all’Arena Garibaldi contro la capolista, senza timori reverenziali ma convinti e spregiudicati
REGGIO EMILIA. Quanto vale questa Reggiana? A questo legittimo interrogativo oggi potrà fornire una prima risposta la sfida in programma all’Arena Garibaldi (ore 17) contro la capolista Pisa. Un big match per i granata che, probabilmente, non arriva nel momento migliore perché il tecnico Colombo ha gli uomini contati e i granata hanno solo 48 ore di recupero nelle gambe. E’ vero, anche il Pisa ha giocato e vinto mercoledì a Savona ma la squadra di Braglia è stata costruita per vincere e dunque con una panchina lunga. Ma questi sono alibi cui non è giusto aggrapparsi.
La Reggiana si presenta al cospetto della capolista con un vantaggio psicologico, questo sì, dato che non ha nulla da perdere. Una sconfitta non intaccherà minimamente la crescita della squadra di Colombo. Diciamo che la potrà rimandare ma non azzerare. Ecco perché la Reggiana, così come era accaduto a Grosseto, potrà affrontare questo match con lo stesso spirito spregiudicato e garibaldino con cui il ventenne Minel Sabotic duellerà con Rachid Arma. Una delle sfide più attese del match.
Non è un problema di classifica o di obiettivo finale ma solo l’occasione per misurarsi con l’unica vera favorita del girone. Capire quanto separa la Reggiana dal Pisa con una presunzione: nulla è impossibile a Ruopolo e compagni. Del resto i granata sono attesi da due trasferte in terra toscana (oggi a Pisa e domenca prossima a Pontedera) e si sa che occorre mettere nel conto qualche rischio. Fa parte del processo di crescita di una squadra giovane, anzi giovanissima. La difesa, quando tornerà il portiere Messina, ha una media di poco superiore ai 20 anni. Apriamo una doverosa parentesi: sono tutti giocatori di proprietà della Reggiana il che significa che si può costruire il presente ma soprattutto il futuro di questo gruppo.
Tornando al match all’Arena Garibaldi è ipotizzabile una Reggiana che farà la partita e un Pisa votato a un gioco di rimessa. E’ nel dna dei toscani e nelle caratteristiche dei suoi giocatori. A maggior ragione la Reggiana dovrà essere attenta e precisa nell’evitare di concedere facilmente palla al Pisa per sviluppare il contropiede. Sarà uno dei temi tattici del match oltre ovviamente ai duelli individuali che inevitabilmente faranno la differenza.
All’Arena Garibaldi ci sarà anche il pubblico delle grandi occasioni e anche questo sarà un banco di prova per i giovanotti in maglia granata. Imporre il proprio gioco a Pisa è una sfida che non tutti si possono permettere, se poi ci scappa anche un risultato positivo ancora meglio.