Gazzetta di Reggio

Scandianese, il pepe è nella coda

Scandianese, il pepe è nella coda

Il pari-beffa è arrivato a tempo scaduto e con una punizione invertita dall’arbitro

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SCANDIANO. Stava già assaporando la vittoria la scandianese, quando è stata raggiunta dalla squadra modenese. Il pareggio, causato in parte dall’arbitro che ha invertito una punizione a favore dei locali dandola ai modenesi e sanzionando con il rosso diretto il difensore De Nichilo, è avvenuto infatti nei minuti di recupero. Trovatisi in dieci, i locali hanno anche dovuto fronteggiare la spinta degli avversari senza Paolo Ferrari: colto da crampi quando tutte le sostituzioni erano già state effettuate, il difensore è rimasto in campo senza giocare.

La partita inizia con un cross di Pastorelli (12’), velo di Bulgarelli per Di Costanzo che calcia al volo impegnando il portiere. Al 21’ Lombardi lascia partire un tiro di sinistro che termina di poco fuori. Al 30’ sono ancora i locali a farsi pericolosi con Tagliani, ma il suo tiro da circa 25 metri viene deviato in angolo dal portiere. Al 38’ ci riprova Lombardi, ma il suo tiro sibila di poco fuori. Al 42’ pregevole azione di Montorsi che parte dalla propria 3/4 e appena fuori dall’area lascia partire una bordata, ma il portiere non si lascia ingannare e devìa in calcio d’angolo.

Nel 10’ della ripresa i locali passano in vantaggio in un classico contropiede: Tagliani ruba palla a centrocampo e lancia sulla fascia Montorsi il quale si accentra e porge palla a Spallanzani che a pochi passi dalla porta insacca. Al 15’ i locali sciupano l’occasione del raddoppio: Montorsi si proietta verso la porta e porge palla a Matteo Ferrari che a pochi metri dalla porta calcia malamente a lato.

Al 26’ contrasto di gioco tra De Nichilo e Di Costanzo: l’arbitro inverte la punizione espellendo il difensore reggiano per una presunta gomitata. Da quel momento la Solierese spinge sull’acceleratore. Al 44’ e al 45’ è bravo Gualandri a respingere, ma nulla può al 47’ su un tiro al volo scoccato da circa 25 metri da Prandi, che si infila nell’angolino alto alla sua destra.

Romano Zampineti