Gazzetta di Reggio

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E’ la migliore Reggiana della gestione Barilli

di Wainer Magnani

Il segreto della squadra di Colombo è la continuità di risultati e prestazioni I numeri sono tutti positivi tranne i gol segnati (tre) che fanno preoccupare

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REGGIO EMILIA. Si potrebbe dire che dopo cinque giornate la Reggiana di Alberto Colombo è la migliore degli ultimi cinque anni, della gestione Alessandro Barilli: otto punti, terzo posto in classifica, la miglior difesa del girone con due soli gol incassati, record di imbattibilità del portiere (Feola è inviolato da 313 minuti). E’ anche vero che nella prima stagione di Barilli, la Reggiana di Mangone aveva un punto in più ed era seconda in classifica ma era il 3 ottobre e, di fatto, la gestione era ancora nelle mani di Clarfiorello Fontanesi dato che Barilli firmò l’acquisto della Reggiana il 10 ottobre del 2010.

Particolari, resta il dato che questa Reggiana di Alberto Colombo, pur con qualche aspetto negativo, vedi i pochissimi gol realizzati, è partita decisamente col piede giusto. Un avvio di stagione migliore rispetto anche a quella di Dominissini (stagione 2009/2010) che pure arrivò a play off poi sconfitta da un Pescara che alla fine conquistò la serie B. Solo la squadra di Alessandro Pane fece meglio ma in quel campionato c’era una Pro Patria super che alla fine eliminò Grieco e compagni, salvo poi lasciare il passo per la serie B al Padova e ovviamente fallire. Ma è un’altra storia che è inutile rinvangare anche se a Fontanesi quei play off rimasero indigesti.

Una Reggiana attuale che è iniziata col piede giusto, ancora meglio rispetto a quella di Battistini dello scorso anno che pure ebbe un avvio scintillante. Nel confronto tra le due formazioni il filo conduttore è la linea giovane intrapresa dalla società ma la differenza è la continuità di risultati. Lo scorso anno Solini e compagni avevano sempre offerto, in questo segmento di stagione, delle ottime prestazioni ma non sempre sono state accompagnate da un risultato positivo. E’ bene ricordare che dopo il pareggio nell’esordio a Bolzano (1-1) ci fu un’alternanza di vittorie (San Marino 2-0, Carrarese 2-1, Pro Patria 1-0) e di sconfitte (Pro Vercelli 2-1 Cremonese 2-1) fino alla serie di quattro sconfitte consecutive con Albinoleffe (2-3), Savona (2-1), Venezia (2-1), Entella (0-2). Un poker di sconfitte di indusse Battistini a cambiare filosofia abbandonando l’idea di un calcio propositivo per votarsi solo alla ricerca del risultato. Risultato finale: una Reggiana senza gioco e risultati per cui Battistini venne prima delegittimato a Salò e poi esonerato dopo la sconfitta, guarda caso contro la Pro Patria di Colombo.

Voltarsi indietro e fare tesoro del passato serve per evitare di commettere gli stessi errori. Per questo motivo tra le virtù di questa Reggiana ci deve essere la capacità di dare corso a una continuità di risultati e di prestazioni. Guai smarrire la propria identità per inseguire un risultato fine a se stesso. Oggi i granata hanno inanellato un filotto di quattro risultati utili e questa deve essere la strada da seguire.