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LA SQUADRA / IL PERSONAGGIO

Mignanelli stuzzica Tremolada: «Deve essere meno egoista»

Mignanelli stuzzica Tremolada: «Deve essere meno egoista»

REGGIO EMILIA. Una squadra che non subisce gol da 313 minuti deve molto della sua imbattibilità alla linea difensiva. Di questo reparto, attualmente con un'età media di poco superiore ai vent'anni,...

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REGGIO EMILIA. Una squadra che non subisce gol da 313 minuti deve molto della sua imbattibilità alla linea difensiva. Di questo reparto, attualmente con un'età media di poco superiore ai vent'anni, fa parte il terzino sinistro Daniele Mignanelli.

Si aspettava questa difesa così giovane e già così sicura?

«Stiamo facendo davvero bene. Lo stesso Sabotic che è forse più terzino che centrale, se la sta cavando ma arriveranno momenti in cui soffrire contro gente d'esperienza. L'auspicio è di continuare così».

Ha risolto gli acciacchi dell'ultimo periodo?

«Ho ricevuto una prima botta al ginocchio con la Pistoiese e poi un colpo al piede col Pisa ma è già tutto sistemato».

A sinistra tutto funziona a meraviglia: che consigli si sente di dare ai colleghi della fascia destra?

«Di lavorare più a catena come facciamo io, Siega ed Angiulli scambiandoci la posizione quando occorre; credo che Tremolada debba giocare più a “due tocchi" e dialogare coi compagni anziché tenere molto la palla per sfruttare le avanzate di Andreoni».

E’ il tecnico a chiedere di non sbilanciarvi troppo avendo tanti giovani?

«Io lo faccio ugualmente perchè mi viene istintivo da ex ala sinistra, di salire mentre Andreoni è più difensore di me quindi è meno spregiudicato nell'attaccare la fascia».

In fase difensiva si sente migliorato?

«Cerco di farlo soprattutto in allenamento».

Il selezionatoreBertotto continua a chiamarla in nazionale di Lega Pro.

«Mi impegno sempre perché entrare nel giro della nazionale è sempre bello. Può dare un po' di fastidio alla squadra di club che sta preparando la partita di campionato però resta una bella soddisfazione personale».

A proposito di campionato domenica c'è il Pontedera.

«Conosco alcuni ragazzi che ne fanno parte e devo dire che si tratta di una squadra giovane con tanta corsa e tanta voglia di fare, come del resto siamo noi, quindi prevedo una gara ancora più tirata di quella di Pisa».

Cosa è cambiato nel gruppo dopo Pisa?

«C'è ancora più entusiasmo per aver portato a casa il pari su un campo difficile anche se in realtà non abbiamo fatto ancora niente quindi bisogna rimanere coi piedi per terra e guardare sempre avanti lavorando durante la settimana».

Il terreno in sintetico di Pontedera è una variabile importante?

«E' importante calcolare bene il rimbalzo della palla perché è leggermente diverso rispetto all'erba naturale ma è un tipo di erba che conosciamo già e non dovrebbe creare problemi».

Si trova bene a Reggio?

«La piazza è molto calda e speriamo di far venire sempre più gente allo stadio, sappiamo che dobbiamo far bene per forza».

Juri Panciroli