Gazzetta di Reggio

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Un migliaio di tifosi per spegnere le 95 candeline del club granata

di Wainer Magnani
Un migliaio di tifosi per spegnere le 95 candeline del club granata

In piazza Prampolini si sono dati appuntamento tutte le squadre giovanili e il cuore pulsante della Sud L’auspicio di Mauro Del Bue: «Tra cinque anni spero di festeggiare il centenario con la Reggiana in A»

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REGGIO EMILIA. Sul balcone del municipio di Reggio Emilia campeggiava lo stendardo del Gruppo Vandelli con l’immagine di Saverino Taddei, il fondatore della Reggiana. In piazza si sono dati appuntamento un migliaio di sportivi reggiani, non solo quelli del Gruppo Vandelli o delle Teste Quadre perché la Reggiana appartiene a tutti i reggiani. E forse questa è la risposta più bella e significativa che va oltre ogni retorica. L’immagine più significativa di un compleanno speciale.

“La Reggiana è un patrimonio di ricordi che appartiene a tutti i reggiani” è stato il leit motiv portato in campo dai reggiani presenti. Chi ricordava la promozione a Cesena di Pippo Marchioro, chi la salvezza a Milano, i più anziani ricordavano lo spareggio di Alessandria ma anche la vittoria promozione di Carlo Ancelotti a Verona. I più sofisticati hanno rievocato le storiche vittorie con il Cosenza per 7 a 4, c’è chi ha chiamato in causa le immancabili vittorie nel derby col Parma.

Il compleanno della magica Regia si è snodato tra ricordi e rievocazioni storiche ma anche di auspici come ha sottolineato Mauro Del Bue che dopo aver snocciolato i dati storici della Reggiana si è lanciato in una previsione: «Mi auguro di festeggiare tra cinque anni il centenario con la Reggiana in serie A». Un pronostico azzardato tanto che il successivo coro dei tifosi si è inceppato nel “torneremo in serie...” non sapendo se auspicare il ritorno in serie B o in serie A anche se alla fine l’applauso ha sovrastato ogni previsione.

La Reggiana, in ogni caso, deve pensare al presente e l’attualità parla di una tifoseria che sta ritrovando entusiasmo e voglia di lottare per un obbiettivo che ancora non è ben definito. In piazza, oltre a tutte le squadre del vivaio, fiore all’occhiello del club, non è voluto mancare il presidente Alessandro Barilli e tutta la dirigenza. La festa dei granata si è conclusa, inevitabilmente, al bar Europa tra brindisi e auspici anche se il primo pensiero è per il match col Pontedera.