Gazzetta di Reggio

sul web la polemica dei tifosi

Antonutti: «Con me porterò le emozioni vissute a Reggio»

Antonutti: «Con me porterò le emozioni vissute a Reggio»

REGGIO EMILIA. Senza parole. Nemmeno l’amarezza degli ultimi mesi ha aiutato Michele Antonutti nel distacco da Pallacanestro Reggiana. L’ex capitano, già aggregato con Forlì con cui ieri si è...

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REGGIO EMILIA. Senza parole. Nemmeno l’amarezza degli ultimi mesi ha aiutato Michele Antonutti nel distacco da Pallacanestro Reggiana. L’ex capitano, già aggregato con Forlì con cui ieri si è allenato per la prima volta, ha affidato a Facebook il suo primo saluto a Reggio. Anche se non sarà l’ultimo.

«Scusate non ho parole. Il rumore dentro di me è troppo forte. Più avanti riuscirò a scriverlo. Spero. Abbiamo vissuto emozioni (positive o negative), ma sicuramente forti. E quindi qualcosa lasciano dentro», scrive il 28enne friulano sulla bacheca del suo profilo Facebook. Prima di fare una raccomandazione ai tifosi e alla città: «Amate la squadra e i ragazzi, sono i vostri campioni e soprattutto grandi persone. Un abbraccio Michele».

Un congedo di classe per un giocatore amatissimo dai sostenitori, che a Reggio si era integrato benissimo e che - non avesse visto lo spazio ridursi praticamente a zero – sarebbe rimasto volentieri per un’altra stagione, dopo aver alzato da capitano l’Eurochallenge a Bologna, il primo trofeo della storia biancorossa.

Il suo saluto ha provocato una poderosa reazione, sempre su internet. Decine di reggiani hanno commentato le sue parole per salutarlo e per ringraziarlo, e nei vari profili e nei vari gruppi non è mancata anche la polemica.

Il motivo? Il comportamento della società biancorossa nella vicenda, con accuse più o meno velate di aver «scaricato» senza troppi complimenti l’ormai ex capitano. Parole da tifosi amareggiati per la perdita di un giocatore prezioso soprattutto a livello umano, che aveva stretto un forte legame col pubblico del Bigi. Anche se è lo stesso Antonutti a smorzare la temperature con le sue parole, e l’invito a continuare a sostenere «la squadra e i ragazzi».

Un segnale del rapporto intenso, che neppure la delusione per essersi trovato in fondo alle rotazioni, con pochissimo margine, ha stemperato.

Un’altra conferma, probabilmente la più sincera, arriva dai tributi porti da chi, con l’ala friulana, ha diviso la maglia. Fra loro il centro reggiano Riccardo Cervi, che scrive: «Voglio vedere il lato positivo, pensare che altri ragazzi avranno la fortuna e l'onore di averti come compagno, amico, punto di riferimento. In bocca al lupo Miki... grazie di tutto». Anche Giovanni Pini, che come Cervi ha diviso con Antonutti diversi anni e la cavalcata dalla Legadue all’Eurocup, lo ricorda: «Capitano, compagno di squadra ma soprattutto amico. Le squadre cambiano ma i veri amici restano per sempre! @mikianto9 orgoglioso di aver giocato al tuo fianco».

E pure chi l’ha conosciuto per pochi mesi, come Amedeo Della Valle, regala parole dolci, definendo l’ex capitano «La persona che più negli ultimi mesi ha facilitato il mio inserimento in squadra e a Reggio Emilia. In bocca al lupo per la nuova avventura. Sei un amico d'oro. Il capitano. Grazie Michele Antonutti».

I giocatori più giovani, e forse non è un caso, perché Antonutti ha sempre vissuto con impegno il ruolo di “collante dello spogliatoio”, forse memore del suo esordio precocissimo, ed è sempre stato vicino agli atleti debuttanti. Dai ragazzi di casa, come Cervi e Pini, a chi si è trovato catapultato nel basket professionistico dopo tre anni negli Stati Uniti, come Della Valle.

Adriano Arati

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