Foschi va al Pordenone al posto dell’ex Zauli
L’allenatore di Cavriago ha “divorziato” da Di Carlo per tornare in panchina come primo allenatore: «Ho voglia di rimettermi in gioco in questa categoria»
REGGIO EMILIA. Luciano Foschi si rimette in gioco come primo allenatore e lo fa con il Pordenone, società di Lega Pro del girone A.
Sarà, in effetti, il tecnico di Cavriago l’erede di Lamberto Zauli sulla panchina dei veneti. Ieri Zauli ha avuto l’incontro con i dirigenti e lunedì firmerà il contratto che lo legherà al club per il prossimo anno con opzione per il secondo in caso di salvezza.
Domani il Pordenone sarà impegnato nella trasferta di Sassari contro la Torres ma per l’occasione sarà Stefano Daniel, altro ex granata, a guidare la squadra e solo dalla prossima settimana sarà affidata a Luciano Foschi.
Il tecnico reggiano, dopo l’ultima esperienza al Savona (serie C2, stagione 2010/2011) era entrato a far parte dello staff tecnico di Mimmo Di Carlo prima alla corte del Chievo Verona e poi del Livorno. Quest’anno era in attesa di una chiamata ma Luciano Foschi ha preferito ripartire da primo allenatore in una categoria che conosce bene come la Lega Pro. «Con Di Carlo sono in eccellenti rapporti di amicizia – ha sottolineato Foschi – ma ho deciso di andare per la mia strada per incompatibilità con un altro membro del suo staff. Nulla di personale ma non c’era feeling e possibilità di lavorare in equipe. Per questo motivo ho preferito rimettermi in gioco».
Luciano Foschi è un allenatore stimato e apprezzato, anche per il suo passato alla corte della Reggiana ma è soprattutto un reggiano d’adozione (è nato ad Alzano Laziale provincia di Roma) sposato con una cravriaghese e in questi anni si è fatto apprezzare per la sua simpatia. Nei momenti di libertà ha indossato la maglia degli Over 40 e sulle sue prestazioni, soprattutto dal dischetto del rigore, si raccontano leggende di rigori calciati in modo osceno. «E’ Marco Lancetti che mette in giro certe voci ma io smentisco. A parte gli scherzi penso che la Lega Pro sia la giusta dimensione per ripartire. In questi anni ho allenato in serie A ma non per questo mi sento un allenatore da massima serie, anche perché il calcio non conoscere categorie. Si può fare bene a Livorno come a Pordenone».
Ovviamente Luciano Foschi non può ancora ufficializzare il suo approdo al Pordenone, lo potrà fare solo lunedì dopo la partita contro la Torres. E’ il classico segreto di pulcinella ma è anche una questione di stile: vuole rispettare l’incarico affidato a Stefano Daniel.
E’ bene ricordare che Luciano Foschi ha guidato la Reggiana per due stagioni e sicuramente negli anni più difficili. «Ma è stato ugualmente gratificante, una bella esperienza e devo dire che ho sempre avuto l’affetto degli sportivi reggiani». (w.m.)