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Colombo: «Temo la nostra eccessiva euforia»

Colombo: «Temo la nostra eccessiva euforia»

L’allenatore: «Da Pisa abbiamo portato a casa un punto ma a Pontedera sarà un’altra musica»

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REGGIO EMILIA. Sinigaglia per Ruopolo. E' questa l'unica novità nell'undici granata che oggi affronterà il Pontedera. Ma nonostante l'infortunio Ruopolo sarà con la squadra in toscana, come sottolinea il tecnico Alberto Colombo al termine della rifinitura. «Ha chiesto lui di venire in ritiro con la squadra - spiega l'allenatore - e questo è un punto a favore di Ruopolo che ha deciso di rimanere vicino ai compagni piuttosto che rimanere con la famiglia».

Sull'esterno destro vedremo Tremolada?

«Ha ancora qualche problemino dopo lo scontro di alcuni giorni fa. Vedremo, le alternative non mancano e potrebbero essere Alessi e Ricci. Detto questo, il sistema di gioco resterà lo stesso. Dobbiamo migliorare molto ma preferisco continuare con le certezze piuttosto che affrontare situazioni al buio».

C'è qualcosa che la preoccupa?

«Sì, l'euforia per un punto conquistato a Pisa e visto come se fossero tre».

E del Pontedera cosa dice?

«Hanno un mister (Indiani) che è tra i più navigati della categoria e la squadra è un bel mix di giovani e giocatori più navigati ma soprattutto con una intelaiatura di gioco in grado di mettere in difficoltà molte squadre».

Massima attenzione quindi?

«Non vorrei che sottovalutassimo l'avversario e sopravvalutassimo noi stessi. Questo non deve assolutamente accadere».

I suoi ragazzi hanno afferrato il concetto?

«Lo vado ripetendo dall'inizio della settimana. Il campo ci dirà se l'hanno capito. Mi devo ripetere: dobbiamo imparare ad essere umili perché se pensiamo di essere più bravi dei nostri avversari, non andiamo da nessuna parte. Se siamo bravi lo dobbiamo dimostrare sul campo».

Bisogna ragionare come se si incontrasse sempre il Pisa?

«E' chiaro che deve essere così. Poi è logico che nelle partite più "abbordabili" si vorrebbe una fase offensiva più marcata e presente. Morale: vorrei vedere la stessa solidità difensiva e un miglioramento nella fase offensiva».

Difesa imbattuta da 313 minuti: è meglio non dirlo e non pensarci?

«Infatti. Un po' come la storia dei rigori».

Si aspettava questa solidità difensiva guardando la giovane età o per lei non è una sorpresa?

«Di fatto, tolto Sabotic, è la stessa difesa della Pro Patria dell'anno scorso quindi per me non è una sorpresa».

Tornando ai vostri avversari, mancherà Settembrini: cambia qualcosa?

«E' un buon giocatore ma ce ne sono altri, tipo Grassi, che possono essere uno spauracchio».

Pontedera che tra l'altro ha gli stessi punti in classifica della Reggiana.

«Di facile non c'è niente e se tutti pensano che la Reggiana, che ha una storia, parta da 1-0, ci si sbaglia di grosso».

Cristiana Filippini