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Andreoni: "A Pontedera abbiamo sofferto più che a Pisa"

Juri Panciroli
Andreoni: "A Pontedera abbiamo sofferto più che a Pisa"

Il terzino della Reggiana: "Reggio mi ha fatto dimenticare l'amarezza per il mancato approdo alla serie B"

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REGGIO EMILIA. La Reggiana grazie allo 0-0 di Pontedera ha portato la sua imbattibilità difensiva a ben 403 minuti, oltre quattro gare di campionato senza subire un gol. Cristian Andreoni, terzino destro nonché uno dei tanti volti nuovi della stagione, è una pedina fondamentale della giovane difesa granata e racconta così le sue sensazioni dopo questo interessante avvio di stagione. «Abbiamo formato un gruppo fantastico – parte euforico il difensore granata -  dove tutti vanno d’accordo con tutti mentre al di fuori c’è un ambiente che ti coinvolge: ho ancora davanti agli occhi la festa per i 95 anni, non mi aspettavo così tanta gente in piazza».
Quindi non è deluso per aver perso la Serie B?
«Subito ci sono rimasto un po’ male perchè ero convinto di andare a Varese ma adesso mi sto trovando bene a Reggio e penso di aver fatto la scelta giusta».
Si aspettava questo inizio di stagione della Reggiana?
«Sì, l’unico neo è stato l’esordio col Forlì ma da lì in poi stiamo andando abbastanza bene».
A Pontedera però è stata dura…
«Abbiamo sofferto forse di più rispetto a Pisa e questo ci deve insegnare che in campionato arriveranno sempre momenti difficili per questo è stato importante aver portato a casa almeno un punto».
Difesa insuperabile, Sabotic a parte è praticamente quella della Pro Patria dello scorso anno: nota dei miglioramenti?

«Nel girone di andata non eravamo andati così bene mentre nel ritorno ci siamo registrati un po’ e i gol presi diventavano sempre meno; poi aiuta sicuramente un anno di esperienza in più e il fatto di conoscerci. Voglio però fare i complimenti ai due centrali, Sabotic e Spanò, perché nonostante la giovane età non permettono quasi mai agli avversari di entrare in area e danno sicurezza a tutto il reparto».
Perché non attacca mai la fascia fino in fondo?
«Sono decisioni mie, per il momento, perché mi concentro di più sulla fase difensiva che è quella che avevo maggiormente sofferto in passato ma non preoccupatevi perché sono un giocatore che ama andare sul fondo a fare i cross e prima o poi mi vedrete in azione».
Con la Pistoiese ha accusato un infortunio?
«Per fortuna si è trattato solo di una forte botta al vasto mediale che è rientrata dopo pochi giorni infatti ero già in campo a Pisa».
Domenica arriva la Pro Piacenza che avete appena incontrato in coppa: che gara sarà?
«Spero che vengano con poco entusiasmo anche se hanno appena ottenuto un risultato prestigioso e magari un po’ timorosi di trovarsi di fronte una Reggiana vogliosa di fare risultato».
Avrete il tifo dalla vostra.
«Bisogna fare solo dei complimenti a questo pubblico che ti carica dal primo minuto, anzi dal riscaldamento, ti aiuta molto sul campo e finora ci ha sempre sostenuto senza mai un fischio. Un pubblico veramente caldo».