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La Grissin Bon è in un girone di ferro

Adriano Arati
La Grissin Bon è in un girone di ferro

Biancorossi con le tedesche Bamberg e Bonn, le francesi Strasburgo e Paris-Levallois, la spagnola Saragozza

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REGGIO EMILIA. Finalmente la Grissin Bon conosce le rivali per il debutto in Eurocup di mercoledì 15 ottobre. La differenza con l'Eurochallenge si vede tutta: i biancorossi sono inseriti in un girone piuttosto impegnativo, con squadre attrezzate per l'Eurolega a partire dai tedeschi del Brose Bamberg dell'ex Cantù Andrea Trinchieri. A completare il girone A l’altra tedesca, Bonn, le francesi Strasburgo e Parigi-Levallois, gli spagnoli del Cai Saragozza, arrivati sino in fondo nella scorsa edizione.

Per qualificarsi occorre arrivare nelle prime quattro, impresa non impossibile ma di squadre materasso non ce ne sono. Per quanto riguarda le distanze, la divisione geografica della prima fase ha aiutato Reggio. Il sorteggio meno: la Grissin Bon – in terza fascia di merito – si ritrova un tris di corazzate, Brose Bamberg, Strasburgo e Saragozza.

A CALDO. «Già dal valore delle squadre che abbiamo di fronte si capisce che il livello della competizione è salito, sapevamo che partendo dalla terza fascia avremmo trovato rivali di spessore», riflette il diesse Alessandro Frosini. A Barcellona, a rappresentare la società, il team manager Filippo Barozzi: «Tutti i gironi sono molto competitivi, il livello è molto alto. Siamo debuttanti, sarà una grande esperienza».

LE RIVALI. La favorita del girone, sulla carta, è il Brose Baskets Bamberg, reduce da anni in Eurolega. Ha chiamato un coach di vaglia come Andrea Trinchieri e pescato in Italia il play Wanamaker ed il pivot Mbakwe. Fra le stelle, due realizzatori americani, Carlon Brown e Ryan Thompson, unite a un tedesco promettente, Daniel Theis, e tanti veterani d'Europa. Profondi, potenti e tecnici, saranno un bel test. Discorso simile per Saragozza, comunque da testare dopo una profonda rivoluzione. L'ex lungo casertano Jelovac è il volto noto agli italiani, ma la qualità è ovunque, dal duo spagnolo Sastre-Tomas, ad un trio di guardie americane intercambiabili e pericolose, Lisch, Goulding e Jason Robinson.

La terza forza è lo Strasburgo, fresco di mancata qualificazione in Eurolega e guidato dal coach campione d'Europa con la Francia, Vincent Collet. In rosa diversi nazional, a partire da Antoine Diot e Alì Traore, in una formazione molto “patriottica”. Fra gli stranieri, brillano Tadija Dragicevic, ex Roma, e due ali americane di buona tecnica, Matt Howard e Anthony Dobbins.

Il Paris Levallois, proviene aa un mercato di prima fascia, col play ex Nba Mike James e il pivot Sharrod Ford. L'esterno Usa Blake Schipp garantisce affidabilità, e il giovane nucleo francese può mettere in campo un atletismo notevole. A chiudere Bonn che – sempre sulla carta – appare l'anello debole, anche se non da sottovalutare. Ha una buona coppia di esterni, con gli americani McConnell e Brooks, e un muscoloso pacchetto lunghi.