Gazzetta di Reggio

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«Reggiana fidati di Feola, vale i play off»

di Wainer Magnani
«Reggiana fidati di Feola, vale i play off»

Il suo ex allenatore Silvio Paolucci: «Con il Chieti siamo arrivati fino alla finale, è un ragazzo che ha qualità e valori»

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REGGIO EMILIA. I numeri parlano da soli: Ivano Feola è imbattuto da 403 minuti, l’ultimo gol contro l’Ancona al terzo della ripresa, rete di Tavares. Due sole reti incassate in sei partite, la miglior difesa del girone. Ma se a Grosseto, con la Pistoiese e a Pisa il suo apporto è stato importante ma non decisivo per mantenere la porta inviolata, a Pontedera il portiere napoletano ha fatto gli straordinari.

Diciamo la verità: Feola è una lieta sorpresa perché le premesse non erano state esaltanti. Chi ha fortemente creduto in lui è stato Silvio Paolucci nella stagione 2011/2012 portando il Chieti alla finale play off per la promozione in serie C1. «Feola era reduce da un eccellente campionato di serie D al Nissa – spiega Paolucci – e nonostante la giovane età (20 anni) ha disputato un campionato eccellente tanto che siamo arrivati alla finale play off per la serie C1 poi persa con la Paganese. Era un Chieti giovanissimo e anche Feola era al primo anno da professionista dimostrando, però, tutto il suo valore. Ivano ci ha dato una grossa mano per arrivare alla finale».

Paolucci non si stupisce della performance di Feola con la maglia della Reggiana: «Prima di tutto mi fa piacere per Ivano perché oltre che un eccellente professionista è anche un bravo ragazzo. Già al Chieti si intuiva quali potessero essere le sue potenzialità. E’ ovvio che può migliorare, perché ad esempio non ha una propensione per le uscite volanti ma ha volontà e tenacia per migliorare». Sotto il profilo caratteriale, in effetti, Feola è un grande lavoratore. «Assolutamente, è uno che non molla mai, poi ci sta di commettere un errore ma anche i grandi portieri hanno degli svarioni».

Ma la carriera di Ivano Feola non è sempre stata in discesa, anzi. Lo stesso Alberto Colombo lo scorso anno l’ha utilizzato per un segmento di stagione (18 partite con la Pro Patria) dopo l’infortunio di Giuseppe Messina. «Non so quali siano state le scelte della Pro Patria – prosegue Paolucci – ma lo scorso anno era un campionato anomalo, senza retrocessioni per cui si potevano fare altre valutazioni e scelte».

Resta il fatto che, ad esempio, nel secondo anno a Chieti il portiere granata non ha avuto lo stesso feeling con l’allenatore Tiziano De Patre. «E’ vero – ammette – dopo una buona prima parte di stagione Feola ha avuto una flessione che mi ha portato alla sua esclusione per vari motivi. Ma è inutile rinvangare il passato, anzi mi fa piacere se con la Reggiana sta disputando un eccellente stagione. Ora avrà trovato un giusto equilibrio e pur avendo 23 anni è ancora giovanissimo e può ancora fare tanta strada». Va rimarcato che, nonostante con De Patre non vi sia stato un grande feeling, con la maglia del Chieti ha giocato 36 partite.

«E’ un classe 1991 – conclude Paolucci – con alle spalle tre campionati da professionista per cui lo si può definire un giocatore giovane ma esperto. Sono convinto che con la Reggiana saprà farsi valere».