Gazzetta di Reggio

REGGIO EMILIA. A 41 anni suonati, il Ribelle torna di nuovo sul ring. Michel Pandolfi, classe 1974, non riesce a far senza del pieno di adrenalina che soltanto il quadrato di corde riesce a garantirgli. Da qui l’annuncio del nuovo ritorno ai cambattimenti.

«La boxe – spiega il pugile reggiano – è la mia vita, anche se tra alti e bassi ho sempre fatto miracoli».

Il suo palmares ha di nuovo... fame?

«Tra dilettantismo e professionismo ha disputato 126 match, con solo 6 pari e 3 sconfitte ai punti. Ho avuto una offerta che non potevo rifiutare anche se mi porterà all’estero».

Dove e quando?

« Farò il match di rientro il 3 agosto a Beaulieu sur Mer, vicin oa Nizza. Ho la licenza francese e l’11 settembre combatterò per il titolo Ibf dei mediomassimi».

Ma lei non era un peso medio ?

« Sì ma farò i 79 kg anche perché ho messo su una buona massa muscolare. Non ho timori: sono mancino e credo nei miei mezzi».

Lei conduce un ristorante insieme a papà Donato: luji cosa pensa del suo nuovo ritorno alla boxe?

«Tutti mi dicono che sono pazzo,ma io ci credo e anche mio padre conosce le mie qualità e sa che se voglio fare una cosa la faccio . Fu proprio lui a darmi il soprannome Ribelle».

Ha un’attività, quella di ristoratore, che potrebbe garantirle una vita più calma, che motivo c’è per ritornare a combattere?

«Un giorno una persona mi ha detto che se non avessi mio padre non sarei nessuno. Beme, nella boxe non sono il figlio di Donato ma sono Pandolfi Michel il Ribelle. Io sono pronto a dimostrare che posso fare i miracoli , ho perso 17 chili in 15 giorni e me ne mancano solo 10. Ecco, il Ribelle è pronto a tornare. Ancora una volta controcorrente, ancora una volta contro tutto e tutti. Ecco cosa mi stimola...».