Aradori: «Avevo una gran fretta di firmare per la Grissin Bon»
«Ero così carico che non ho saputo nascondere la gioia di essere biancorosso»
REGGIO EMILIA. «Non sarà facile, ma potrà essere bello. Abbiamo un'ottima squadra con tanti italiani ed è un progetto che prosegue».
È stata la stella di un pomeriggio ricchissimo di glamour e volti noti, Pietro Aradori. Ieri alle 19 da Prospero è arrivata la presentazione ufficiale del nuovo giocatore della Grissin Bon, accompagnato dalla fidanzata Guendalina Canessa, ex Grande Fratello con cui ha monopolizzato il gossip delle ultime settimane.
Si sono poi visti Donatas Slanina, ora ufficialmente terzo allenatore, Max Menetti e Alessandro Frosini, freschi di ritorno da Las Vegas, dove hanno quasi ufficializzato il rinnovo di Kaukenas: «un accordo di massima c'è, mancano solo i dettagli formali», ha spiegato il diesse. Al centro, anche per i tifosi, c'era Pietro Aradori, sinora l'acquisto più rumoroso, reduce dalla firma di un biennale secco, senza clausole dopo il primo anno, al termine di una trattativa piuttosto breve, conclusa nel giro di due settimane scarse, facendo cambiare idea al giocatore, che in origine voleva continuare l'esperienza fuori confine.
«Siamo molto contenti di averlo riportato in Italia, la sua intenzione era di proseguire all'estero e che abbia cambiato idea per noi ci fa molto piacere», ha detto l'ad Alessandro Dalla Salda. «Abbiamo firmato Pietro come ala-guardia per dare continuità al progetto tecnico portato avanti in questi anni», ha aggiunto Frosini. Infine, Aradori, che prima di tutto si è scusato per l'annuncio anticipato dell'ingaggio, mercoledì via social network: «ero talmente carico e entusiasta che l'ho scritto subito, senza aspettare l'ufficialità, mi scuso ma ero davvero felice».
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Il 26enne bresciano arriva in una formazione «che ha fatto bene, ha sfiorato lo scudetto, abbiamo una buona ossatura di squadra e possiamo rimanere in alto. Certo, dopo un'annata come quella appena conclusa, non è facile ripetersi, ma è anche una bella sfida provare a dare il massimo. Sono tornato in Italia anche per questo, per giocare ai massimi livelli da protagonista nel mio campionato», racconta. Un ritorno anticipato a maggio dalla comparsata a Venezia nei play off, che ha lasciato qualche strascico: «voglio ringraziare Charlie Recalcati e Federico Casarin, ma so che sono uscite delle strane voci da Venezia, e credo anche di immaginare chi le abbia messe in giro. Si dice che non abbia dato il massimo: non è vero, io ho dato tutto quello che avevo là e ora voglio farlo con Reggio». E con la Nazionale, visto che a breve inizierà il ritiro per gli Europei in compagnia di tanti biancorossi: «molti dei miei nuovi compagni di squadra sono miei amici, ci siamo parlati prima, al gruppo lo scorso anno si è unito anche Della Valle. Ora voglio giocarmi la mia possibilità agli Europei, abbiamo una squadra lunga ma credo di poter dire la mia».