Gazzetta di Reggio

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Castelnovo non perdona e va in finale

di Roberto Tegoni
Castelnovo non perdona e va in finale

A Carpineti una gara a senso unico con il Terre Matildiche che riesce solo ad accorciare le distanze nella ripresa

27 luglio 2015
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CARPINETI. Il bello del calcio è l’imprevedibilità. Qualsiasi cosa può succedere in qualsiasi momento.

Il preambolo serve ad introdurre la semifinale di sabato sera tra Terre Matildiche e Castelnovo Capitale; serve a spiegare che due giorni fa, al Maracanà di Carpineti, non è successo niente di quanto scritto nelle prime righe di questo articolo. Una sola squadra è scesa in campo, dominando su tutti i palloni da un punto di vista tattico e, soprattutto, mentale. Un Castelnovo così determinato e concreto non l’avrebbe immaginato nemmeno il più ottimista dei supporter biancorossi.

Di pari passo, non ci si sarebbe mai aspettati di vedere un Terre Matildiche così pasticcione e sostanzialmente mai in campo fin dai primi minuti di gioco. I tifosi matildici in primis sono rimasti delusi dal non-gioco della banda di Maikol Montanari, che aveva fin qui esaltato con valanghe di gol e una tattica sempre fluida ed efficace gli addetti ai lavori. Merito di un Castelnovo Capitale voglioso di riscatto dopo il 4-0 subìto a domicilio nella fase a gironi?

O più demerito di Gilioli e compagni, apparsi disuniti tatticamente, con l'attacco biancoceleste a tentare giocate individuali e il centrocampo non all'altezza di dare man forte?

Probabilmente i ragazzi del Terre Matildiche, non avvezzi al Montagna, hanno avvertito il peso della posta in palio. Al contrario, il fatto di poter giocare la finale in casa, al Centro Coni di Castelnovo Monti, ha caricato oltremodo i giocatori di Cristian Romei. Chi lo sa.

Di certo c’è solamente il risultato finale: un 3-1 in favore dei “bismantovini” padroni assoluti del primo tempo, grazie al gol in apertura di Salomone (8’) abilissimo a sfruttare un taglio centrale di Hoxha che lo manda in porta davanti a Turco, freddato dopo una finta che lo mette a sedere. La reazione dei matildici è timida (Gilioli sull’esterno della rete e Francia alto sopra la traversa), così il vantaggio biancorosso viene raddoppiato nella ripresa da capitan “Billo” Orlandini (24’ st), che sulla punizione battuta da Ferrari svetta su tutti insaccando il 2-0 dal cuore dell'area. Tutto finito? Per niente, perché le Terre dapprima si vedono cacciare per doppia ammonizione il difensore Tanchis, ripescato dalle vacanze greche appositamente per giocare la semifinale, poi accorciano le distanze grazie ad un rigore procurato e realizzato da Bedotti al 33’ della ripresa. Ma proprio sul più bello, la difesa biancoceleste schiaccia un sonnellino sulla punizione battuta veloce da Ferrari, che innesca Salomone, che a tu per tu con Turco infila il pallone del definitivo 3-1, timbrando il cartellino per l'ottava volta in questo Montagna.

Castelnovo Capitale in finale come nel 1973, anno dell’ultimo scudetto targato Castelnovo Monti, per centrare il poker di titoli nella sua lunga storia in questo Torneo.