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«La Grissin Bon ha più frecce al suo arco»

di Riccardo Bellelli
«La Grissin Bon ha più frecce al suo arco»

Serie A: il viceallenatore Cagnardi spiega perché con i nuovi acquisti aumenterà la potenzialità della squadra

27 luglio 2015
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REGGIO EMILIA. Quest'anno Max Menetti avrà uno staff tecnico parzialmente rinnovato con Donatas Slanina terzo allenatore e Devis Cagnardi promosso vice al posto di Fioretti. Una promozione che ovviamente fa felice il diretto interessato che vede premiare il suo lavoro anche se ci tiene a sottolineare come ci sia in squadra un forte lavoro di team: "Il mio cambio di ruolo è legato al progetto che stiamo portando avanti e sono lieto che la società veda in me le qualità giuste e abbia fiducia. Le decisioni comunque le si prende discutendo insieme, da questo punto di vista il mio lavoro non cambia molto. Magari ora sarà più visibile da fuori quello che faccio perché porterò direttamente le consegne ai giocatori durante allenamenti o partite".

La Grissin Bon ha cambiato completamente la regia. Come cambierà il gioco della squadra?

«Ovviamente passare da un giocatore come Cinciarini che giocava trenta minuti alla coppia Gentile- De Nicolao cambia un po' le cose. Il play è quello che ha più spesso la palla in mano e quindi incide sulla squadra. Gentile già tre anni fa aveva dimostrato a Caserta di essere un giocatore di carattere e a Cantù ha confermato le sue doti. De Nicolao era il cambio nella Varese che vinse la regular season giocando tanti minuti e lo scorso anno ha scelto la seconda lega per avere un ruolo da titolare e provare a tenere la squadra in mano. A Reggio dovranno dare continuità alla squadra e al loro rendimento».

Le loro caratteristiche?

«Sono intercambiabili e complementari, Gentile è un ottimo attaccante, De Nicolao un ottimo difensore, sanno giocare in modo diverso il pick'n'roll e ci daranno più opzioni su questa situazione rispetto a Cinciarini. Come e se cambierà il gioco lo vedremo con gli allenamenti e attraverso le risposte della squadra, difficile deciderlo prima».

Per ora la squadra come la vede rispetto a quella della scorsa stagione?

«Direi che abbiamo più frecce al nostro arco. Aradori è un ottimo attaccante e potrà scambiarsi con Silins che potrà giocare anche da quattro. Della Valle vorrà riprendere dalle belle prestazioni con cui ha chiuso la stagione. Abbiamo riportato a Reggio un leader come Kaukenas oltre a Lavrinovic. E' chiaro che ognuno dovrà sacrificare qualcosa di sé per dare spazio anche agli altri. Vedremo come si creerà la chimica e quale sarà il gioco migliore per sfruttare le nostre caratteristiche».

Il pubblico ha molte attese dopo la finale scudetto. Sentite questa pressione?

«E' scontato che dopo una stagione simile la gente abbia aspettative alte, anche se vorrei ricordare che non abbiamo vinto nulla. La società è ambiziosa e quindi anche i giocatori devono esserlo. Questo vuol dire che dovremo essere competitivi, cioè cercare di vincere più gare possibile ed essere nelle zone alte. Quanto in alto potremo arrivare lo dirà il campo. Ovviamente visti i cambiamenti, ci vorrà un po' per trovare i nuovi automatismi».

Come dovrà essere il centro che prenderete?

«Mi fido di Frosini. Il mercato dei lunghi è particolare. Vedremo chi sarà libero e disponibile a venire qui. Diciamo che essendo Lavrinovic molto tecnico, ma meno atletico e con un minutaggio che non sarà troppo elevato per via delle condizioni fisiche, ci serve un lungo che sia potente e garantisca minuti. Non dimentichiamoci però che abbiamo anche Pechacek».

Ci parli di lui e di che ruolo potrà ricoprire.

«Ha tiro da fuori per poter aprire il campo, ma è dotato di grande fisicità. Potrà giocare su due ruoli e rappresenta la nuova scommessa della società che continua a lanciare dei giovani. E' un grande prospetto. Lo scorso anno ha assaggiato la categoria, quest'anno potrà dare di più».

Strautinis sarà lanciato in prima squadra?

«Resterà alle giovanili per continuare il suo percorso formativo, ma all'occorrenza potrà trovare spazio in prima squadra. Viene da un infortunio, una micro frattura, quindi rientrerà con calma».

Le avversarie per ora come le vede?

«Direi che le semifinaliste della scorsa stagione sono ancora le favorite, ma aggiungerei Brindisi che sta inserendo americani molto pericolosi».

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