Gazzetta di Reggio

Sport

Grissin Bon: Stimac prende tempo

di Adriano Arati
Grissin Bon: Stimac prende tempo

Il lungo che ha lasciato il Bayern Monaco aspetta la chiamata da parte di una società che giochi in Eurolega

29 luglio 2015
3 MINUTI DI LETTURA





REGGIO EMILIA. Ci vorrà ancora tempo per conoscere il nome del nuovo centro titolare della Grissin Bon. L'elenco nel taccuino del diesse Frosini è piuttosto corposo e pieno di nomi di giocatori di livello, che però – in molte occasioni – non intendono firmare subito, aspettando una chiamata da formazioni di Eurolega o, per qualche americano, dalla Nba.

È il caso del poderoso lungo serbo Vladimir Stimac, uscito dal contratto col, Bayern Monaco, 211 cm di potenza e muscoli. È uno degli atleti seguiti dai biancorossi, ma per ora i suoi rappresentanti non hanno intenzione di accelerare, perché Stimac è considerato un lungo affidabile anche per l'Eurolega e quindi la priorità è trovargli una sistemazione nella massima competizione continentale. In poche parole, per il momento Stimac ha preferito prendere tempo per valutare altre offerte.

L'interessamento da parte della Grissin Bon rimane, ma nessuna trattativa concreta è vicina alla conclusione, fra qualche settimana il discorso potrebbe essere radicalmente diverso, e non solo per Stimac.

Sono parecchi i giocatori con ambizioni, sia economiche che di prestigio, che a oggi rimangono alla finestra in attesa dell'offerta buona; se i roster di Eurolega e i “veteran camp” Nba dovessero riempirsi lasciandoli a spasso, una realtà come Reggio diventerebbe di nuovo appetibile, con la sua solidità e la voglia di fare bene in Eurocup. E a quel punto, si aprirebbe la possibilità di pescare non bene, ma benissimo, con lunghi di livello anche superiore a quello di Stimac. In questi giorni è stato proposto, almeno in via informale e in termini di sondaggio, anche il veterano polacco Lampe, una vita fra Nba e Eurolega, grandi doti offensive e potenza fisica, ma qui si parla di ingaggi di altro livello. Come quelli su cui viaggiava Darjus Lavrinovic all'apice della carriera, per fare un esempio, e lontani dalle disponibilità di quasi tutti.

A metà agosto, però, in tanti potrebbero davvero “scendere” dall'albero. È il caso pure di JuJuan Johnson, 209 cm di atletismo visto a Pistoia, che ora insegue un posto nella Nba senza alcuna certezza e che sarebbe perfetto con Lavrinovic: saltatore, esplosivo, gioca solo nel pitturato e ha la velocità per cambiare contro i quintetti piccoli. Vi sono poi soluzioni più economiche ed affidabili, come il nigeriano Anosike, visto a Pesaro e Avellino, e lo statunitense Alex Stephenson. Giocatori di cui si conoscono pregi e difetti, che garantirebbero un rendimento minimo più che accettabile, anche se non lo scatto verso il piano di sopra.

Per questo, per ora si aspetterà, giocando in attesa, puntando a portarsi a casa invece un lungo in grado davvero di fare la differenza. Le opportunità ci sono, volendo, occorre sicuramente pazienza nel mettersi in fila dietro le sirene americane e dell'Eurolega.

La scelta diventa anche tecnica: firmando un giocatore a breve, si potrebbe avere la certezza di averlo per l'inizio del ritiro e accelerare quindi la coesione; attendere può comportare tempi lunghi nell'inserimento, ma anche portare qualità superiore da sfruttare nelle fasi caldi, a maggio e – si spera – di nuovo a giugno.