Gazzetta di Reggio

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«Voglio il primo Montagna per me e per Castelnovo»

di Luca Cavazzoni
«Voglio il primo Montagna per me e per Castelnovo»

Luca Ferrari: «Il Baiso Secchia è il grande favorito ma questa è un’occasione che non mi posso lasciare sfuggire anche perché giocheremo a casa nostra»

29 luglio 2015
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CASTELNOVO MONTI. Il Castelnovo Capitale è già in clima finale del Montagna. E giocarla nel proprio impianto del Centro Coni (ore 16 i giovanissimi e 17.15 i dilettanti) potrebbe rivelarsi un'arma in più, anche se dall'altra parte ci sarà un'autentica corazzata del calibro del Baiso Secchia. Tra i giocatori di spicco del team bismantovino c'è Luca Ferrari, attaccante della Bagnolese al suo quarto torneo in carriera. Per il fantasista non sarà la prima finale, ma quella precedente, quattro estati fa contro il Leguigno, andò male per lui e per la Borzanese. «Siamo soddisfatti per quanto fatto finora – ammette il gioiello del Castelnovo Capitale – ma trovandoci ora in finale è ovvio che vogliamo provarci. Daremo il massimo, pur consapevoli che altrettanto faranno anche i nostri avversari. Una finale del genere sarà bellissima da giocare, ma alla fine solo una squadra vincerà».

Il vostro percorso è stato una prepotente ascesa.

«Non eravamo partiti con il piede giusto, ma sapevamo di avere una buona squadra. Da tempo la società non faceva il Montagna, ovvio che ci fossero degli aspetti da sistemare. Siamo un gruppo fantastico, i locali sentono il torneo e sanno trascinarti. Siamo cresciuti di partita in partita, alzando sempre di più l'asticella. Per arrivare poi alla semifinale, che è stata senza storia e dove abbiamo giocato in modo straordinario».

In finale troverete un autentico rullo compressore.

«Il Baiso Secchia è la grande favorita del torneo, lo è stata fin dall'inizio. Davanti hanno uno strepitoso Daniele Barozzi, un attaccante che sta dimostrando di poter fare sempre la differenza. E' il leader di un gruppo di locali molto forte, rafforzato poi da esterni bravi e di qualità».

E poi ci sarà Colla, suo prossimo compagno nella Bagnolese.

«E' un altro elemento molto importante, sono contento che sia arrivato in rossoblù. Cercherò subito di catechizzarlo, non appena lo incrocerò. Scherzi a parte ognuno darà del suo meglio come è giusto che sia, diciamo che un giocatore della Bagnolese è comunque già sicuro di poter fare festa».

E' alla sua seconda finale del Montagna.

«E' vero, in quella che è la mia quarta partecipazione. Quando giocavo con la Borzanese andò male, è facile intuire come vorrei che finisse questa volta. In passato un Montagna lo vinsi, ai tempi dei Giovanissimi della Borzanese».

E la Bagnolese?

«Ora è presto per dirlo, bisognerà capire cosa abbiamo perso e cosa abbiamo guadagnato in sede di mercato. Alcuni elementi importanti sono andati via, ma la società li ha rimpiazzati con altrettanti innesti di valore. Diverse squadre hanno allestito organici importanti, noi che siamo reduci da un terzo posto non possiamo esimerci dal tentare di essere nuovamente protagonisti. Non facciamo proclami e non abbiamo una rosa in grado di ammazzare il campionato, però stare nella parte più alta ed importante della classifica deve essere un nostro obiettivo fiss»".

Cosa si aspetta a livello personale?

«Ci sono i presupposti per divertirsi e per disputare un'altra Eccellenza di vertice. La società è sempre presente, altro aspetto da non trascurare in questa categoria. Quando scendemmo dalla serie D feci anche scelte diverse, ora certi tipi di impegni non potrei nemmeno più affrontarli. Richieste anche importanti continuo a riceverle, e mi fanno piacere. Una stagione in categorie più alte non mi cambierebbe di certo la vita, io non sono più quello che possa puntare ad una scalata in termini di carriera».