Gazzetta di Reggio

Sport

Reggiana, Danza: «Angiulli il mio amico e maestro»

di Juri Panciroli
Reggiana, Danza: «Angiulli il mio amico e maestro»

Il nuovo centrocampista granata: «Parola mi dà consigli preziosi»

31 luglio 2015
2 MINUTI DI LETTURA





CASTELNOVO MONTI. Dejan Danza, uno dei volti nuovi della Reggiana, è stato tra i più elogiati dal tecnico Colombo dopo le prime due amichevoli. Parole che il giovane di Ostiglia apprezza: «Le ho lette sui giornali dopo la gara con la Vecomp – conferma soddisfatto il centrocampista – e mi fanno piacere».

E' il primo ritiro da professionista?

«Da due anni partivo con la Pro Vercelli, prima in Lega Pro poi in B, ma alla fine giocavo nel torneo Primavera quindi con una prima squadra questo è il primo».

Questo la fa sentire più responsabilizzato?

«Mi piace sottolineare che qua ci sono compagni che mi stanno aiutando molto, ad esempio Parola che la scorsa settimana mi ha dato consigli importanti quando mi si è presentato un problema al ginocchio. Le responsabilità, in campo e fuori, me le prendevo anche nella Primavera».

Quali differenze?

«Ora è più dura perché cambiano i ritmi partita e gli allenamenti ma voglio provare anche ad onorare il nome Dejan che porto».

Parola, Vacca, Bruccini, Angiulli: ce la farà a competere con loro per un posto?

«Ci sono molti giocatori validi ma sono qui anche per togliermi delle soddisfazioni. Sto lavorando per mettere minuti nelle gambe, poi mi adatterò alle esigenze della squadra potendo ricoprire tutti i ruoli del centrocampo».

Con chi ha legato di più nello spogliatoio?

«Angiulli è il mio vicino a tavola e siamo quasi sempre insieme anche nel tempo libero, giochiamo alla Play Station con Messetti. Anche in campo cerco di seguirlo perché con la palla ci sa fare parecchio».

Le viene attribuita una grande facilità nel calciare: è d'accordo?

«Col Castelfranco probabilmente ho sbagliato tutti i lanci – ironizza – ma la stanchezza nelle gambe adesso si fa sentire, comunque è una delle mie prerogative il possesso palla così come il lancio a cambiare gioco».

E’ pronto a sfidare la sua Rovigo in Coppa Italia?

«Prima la squadra della mia città poi, facendo un passo alla volta, magari la possibilità di andare a San Siro col Milan dove sicuramente ci sarà anche mio padre sugli spalti: non c'è che dire, sarebbe un inizio speciale di carriera».

Che impressione le hanno fatto i tifosi granata?

«E' bella la loro stima, ci daranno una carica importante ma già l’anno scorso l’amico Spanò me ne parlava sempre e mi aveva fatto innamorare della squadra e della Curva».