Alla Scandianese la nuova vita di Paolo Rossi
Promozione: l’ex bomber granata ha debuttato con i rossoblù: «Il ritiro può attendere, sono in forma»
SCANDIANO. Nato a Torino il giorno di Natale del 1982, è ormai un reggiano d’adozione: si tratta dell'ex granata Paolo Rossi, che domenica ha ufficialmente esordito nelle file della Scandianese. Un nuovo acquisto di assoluto spessore, che in passato ha vestito pure le maglie di squadre come Monza, Cittadella, Pavia e ovviamente Reggiana. «Conosco Emore Iemmi da tempo - racconta il navigato attaccante -. Quando ho saputo del suo approdo alla guida dei rossoblù, l'ho subito contattato per chiedergli di potermi allenare con la squadra. Così, dai primi di ottobre ho iniziato a lavorare con il gruppo».
Al momento, Rossi, come sta dal punto di vista fisico?
«Sono al 50% della forma: comunque sia sono in costante miglioramento, anche grazie ai preziosi consigli di Iemmi».
Lei contro il Viadana ha giocato 20 minuti: un po’ di emozione?
«Sì, ma molto positiva: peraltro ho fornito a Matteo Ferrari l’assist per il quarto gol, dando un piccolo contributo alla nostra meritatissima vittoria».
Fin qui, giocatori e dirigenti hanno ripetuto di puntare solo alla salvezza: dopo 15 turni siete però al secondo posto, e ora c’è un elemento di categoria superiore come lei. Vogliamo finalmente dire la verità sui vostri obiettivi?
«In effetti la salvezza è il traguardo di base, e credo che ribadirlo non sia affatto un male. D’altro canto, intravedo prospettive di gloria ben superiori: considerando la grinta, l'entusiasmo e le doti tecniche che ci caratterizzano, penso che la Scandianese abbia ottime probabilità di continuare a essere protagonista nei piani altissimi della classifica».
Domenica prossima vi attende il derby di Arceto…
«Gli unici dubbi che ci riguardano sono legati agli acciaccati Incerti e Paolo Ferrari: per il resto, dovremmo esserci tutti. L’Arcetana non se la passa bene, ma so che sta per annunciare alcune rilevanti bombe di mercato: dunque, guai a trarre conclusioni affrettate. C’è chi pensa che i biancoverdi saranno più affaticati di noi, perché domani ripeteranno la partita col Campagnola: io però non credo a storie simili, e ritengo anzi che ad Arceto servirà di nuovo la migliore Scandianese».
Una battuta sulla Reggiana: lei tifa sempre granata?
«Certo che sì: sin dall’inizio ho creduto nei mezzi di questa Regia, pur sapendo che sarebbe servito un po’ di tempo prima di vedere grandi risultati. Ora le mie previsioni si stanno avverando, ma non c’era bisogno di essere maghi: mister Colucci è un tecnico che conosce il calcio in ogni sua sfaccettatura, e l'organico è di primo livello. La serie B rappresenta un traguardo del tutto fattibile».