James White in forse per la trasferta di domani a Pesaro
Basket serie A, la botta rimediata mercoledì al pollice destro è meno grave del previsto: gli esami hanno escluso fratture
REGGIO EMILIA. Non dovrebbe essere un problema particolarmente grave quello che ha costretto James White a lasciare in anticipo la gara di mercoledì contro Kazan.
L’ala statunitense ha rimediato una fortissima botta al pollice della mano destra, un infortunio particolarmente doloroso e fastidioso, perché limita l’uso dell’intera mano, e nel dopogara si respirava una discreta preoccupazione in casa biancorossa sulla possibile entità del danno. Il pollice è ovviamente il dito più delicato, insaccatura, guai ai legamenti e fratture sono difficili da gestire e da guarire se non con l’immobilità.
E anche i tutori non riescono certo a garantire una buona efficacia, a differenza di come accade con le altre quattro dita della mano. I timori più cupi sembrano essere però fugati nella mattinata di ieri, dopo una serie di esami strumentali e di consultazioni con gli specialisti ortopedici consultati per l’occasione. Non ci sono né fratture né lesioni ai legamenti, rimangono da gestire le conseguenze del brutto colpo preso, una sorte di insaccatura nel dito più rognoso da questo punto di vista. A oggi la mano è ancora gonfia e il dolore è intenso, lo staff tecnico e quello sanitario si prenderanno tutto il tempo necessario per le valutazioni del caso prima di decidere sull’impiego di White già nella gara di sabato a Pesaro. A oggi il fastidio persiste, l’articolazione è indebolita e sofferente e giocarci subito sopra, con la possibilità di un nuovo trauma, rappresenta un rischio.
D’altro canto, con un adeguato tutore e magari qualche antidolorifico per reggere, una presenza in campo non è da escludere. Il ragionamento non potrà essere fatto solo sul singolo match con Pesaro, per quanto sia una gara di notevole importanza per la classifica del campionato. Nelle prossime settimane si gioca ogni tre giorni, una storica qualificazione ai quarti di Eurocup è sul piatto lì da prendere e quindi bisognerà bilanciare costi e benefici di un’eventuale piccola sosta ai box per White. Se l’ala non venisse schierata, si aprirebbe un buco sotto le plance, vista anche l’indisponibilità di De Vico. Il posto come quinto straniero verrebbe preso da Nevels, tornato in eccellente forma fisica, e inevitabilmente vicino al canestro andrebbero usate soluzioni tampone.
L’unica ala forte disponibile è Wright, non sarebbero da escludere minuti col doppio centro, visto che Pesaro usa spesso due lunghi puri, o il trasloco in ala forte di Markoishvili, magari in una zona.