Una carriera eccezionale dagli inizi in biancorosso sino alla finale d’Eurolega
reggio emilia. È una storia tutta reggiana quella di Nicolò Melli.
Classe 1991, 205 centimetri d’altezza, figlio dell’ex cestista Leo e della vicecampionessa olimpica di pallavolo statunitense Julie Vollertsen, ha iniziato a giocare a basket nella scuola di avviamento biancorossa, la Scuola Basket, e le sue enormi doti sono emerse in maniera davvero precoce.
Non a caso prestissimo comincia ad allenarsi con la prima squadra.
A soli 13 anni, battendo ogni record, viene portato in panchina in serie A nella formazione allora allenata da Fabrizio Frates nella trasferta a Pesaro. A 16 anni viene inserito nelle rotazioni da Franco Marcelletti.
Lascia la Pallacanestro Reggiana nel 2010, dopo anni di costante crescita sotto tutti gli aspetti.
Quell’estate firma infatti un contratto pluriennale con l’Olimpia Milano, dove rimarrà sino al 2015, tolto un breve periodo (da febbraio a giugno 2011) in cui viene ceduto in prestito alla Victoria Libertas Pesaro per fare esperienza.
Il 2015 è l’anno del primo grande salto: vola in Germania, al Bamberg di Andrea Trinchieri, e si trasforma presto in uno dei lunghi più efficaci del continente.
Dopo due brillantissime annate in Eurolega con la formazione tedesca, con cui vince per due volte la Bundesliga e solleva una Supercoppa, l’estate scorsa arriva la chiamata del Fenerbahce.
Nicolò accetta, non dando seguito ad alcuni abboccamenti da parte di franchigie della Nba.
Con il Fener vince il campionato turco e arriva sino alle Final Four d’Euroleague: la finale con il Real Madrid lo vede grande protagonista ma la sua straordinaria prova non basta al team turco e a trionfare sono gli spagnoli.
Nella stagione appena conclusa, Nicolò ci riprova ma il sogno dell’Eurolega s’infrange, stavolta nella semifinale con l’altra turca, l’Efes.
Ieri l’ulteriore passo avanti di una carriera eccezionale: l’accordo biennale con i New Orleans Pelicans. —
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