Ristic: "Alla Conad per trovare spazi importanti"
Lo schiacciatore bosniaco ha ultimato il periodo di quarantena e si è unito ai compagni
REGGIO EMILIA. Finiti i quattordici giorni di isolamento e fatti i dovuti tamponi, lo schiacciatore bosniaco Andrej Ristic è finalmente pronto a unirsi al team del coach Mastrangelo. Se fino ad ora infatti ha potuto avere soltanto contatti telefonici con i compagni del Volley Tricolore, saltando anche il ritiro in Appennino, il tempo delle riserve è ormai finito: arrivato in città a inizio agosto, Ristic è abile e arruolato e non vede l’ora di recuperare il tempo perduto. Figlio d’arte dello schiacciatore Ljubisa Ristic che a fine anni ’90 ha militato nel campionato italiano, è cresciuto nel Partizan Belgrado per approdare in A2 a Bolzano nella stagione 2017-2018 passando poi a Leverano e a Brescia fino al 22 gennaio sorso. Il successivo passaggio in Francia, a Nancy, è stato interrotto dall’emergenza sanitaria ed è proprio da lì che il giovane classe 1998 vuole ripartire, mordendo il freno per la voglia di tornare in campo con i suoi nuovi compagni. «A Brescia – spiega quando lo raggiungiamo al telefono - ho imparato che la cosa più importante per stare bene è avere un gruppo di amici all’interno della squadra per sostenersi a vicenda in ogni momento e voglio fare tesoro di questo insegnamento anche per l’esperienza a Reggio».
Ristic, che cosa l’ha convinta a unirsi alla Conad Volley Tricolore?
«La solidità e la storia di questa società sono note e la squadra è da anni tra le migliori, ma ciò che mi ha davvero convinto è la presenza del coach Mastrangelo. Ho sempre ammirato la sua preparazione e il suo modo di lavorare. Da avversario mi ha dato più volte del filo da torcere, adesso sono felice di essere dalla stessa parte ».
Ancora però non l’ha potuto incontrare di persona.
«Purtroppo no, gli ho parlato soltanto al telefono come ho sentito a distanza alcuni dei miei compagni che mi sono sembrati molto accoglienti. Ora che il tempo dell’isolamento è finito non vedo l’ora di unirmi a loro e di farmi un bel giro in città per ambientarmi».
Cosa si aspetta da questa stagione?
«Penso che potremo fare davvero bene perché il gruppo è perfettamente bilanciato, abbiamo giocatori d’esperienza e giovani talenti guidati da un coach con tante stagioni sulle spalle e da uno staff che ha tanta voglia di lavorare».
A Brescia non era riuscito a trovare lo spazio sperato.
«Purtroppo no, non ho potuto dare il supporto che avrei voluto anche per le regole della Federazione che permettono di schierare un solo straniero in campo. È stata comunque un’esperienza positiva che ora mi porta ancora di più a lavorare sodo per conquistarmi il mio spazio nel Volley Tricolore dove ho trovato un’ottima accoglienza, seppur a distanza. Adesso è arrivato il momento di giocare sul serio».