Razzoli fermato dal Covid nel giorno del compleanno
Si apre nel peggior modo possibile la stagione dell'olimpionico reggiano
VILLA MINOZZO. Per il campione olimpico reggiano Giuliano Razzoli la stagione agonistica non poteva iniziare in modo peggiore. A metterlo in coda non sono stati gli avversari o le condizioni della pista tracciata sulla neve di Pozza di Fassa, dove si sono svolte le due gare di apertura di Coppa Europa, ma la scoperta di un’infezione da Covid. Il “Razzo” è stato trovato positivo in uno degli abituali controlli cui viene sottoposto il team della nazionale azzurra ed è stato subito messo in quarantena. Un “regalo” poco gradito, arrivato alla vigilia del suo compleanno (ieri ha tagliato il traguardo dei 36) che ha necessariamente trascorso a casa.
«E pensare – afferma il fuoriclasse di Villa Minozzo – che fino a tre giorni fa stavo benissimo, non avevo alcun disturbo. Sì, avvertivo un po’ di spossatezza, ma pensavo fossero solo le conseguenze dei duri allenamenti che sto facendo da diversi mesi. Per il resto ero completamente asintomatico. La prova con il tampone cui sono stato sottoposto insieme all’allenatore Costazza e agli altri slalomisti ha dato purtroppo l’inatteso verdetto positivo e non c’è stato nulla da fare. Mi hanno fatto immediatamente rientrare a casa».
«Sì, è sempre bello tornare a Razzolo, ma è anche triste vedere gli altri in pista e io qui prigioniero. E pensare che ho faticato le proverbiali sette camicie per farmi trovare pronto. Cosa posso farci? Tiferò per i miei compagni che sono risultati negativi».
Nel calendario dei suoi impegni figuravano innanzi tutto i due slalom speciali di Val di Fassa, dove il team azzurro era in ritiro dal 9 di dicembre.
Due test che dovevano precedere l’esordio stagionale in Coppa del Mondo che è in programma lunedì 23 dicembre sulla Gran Risa della Val Badia e, il giorno successivo in notturna, lo slalom sulla 3 Tre di Madonna di Campiglio. Due sfide cui Razzoli non potrà partecipare e questa forzata assenza gli pesa parecchio.
Ora non resta che sperare che ce la faccia per il giorno della Befana, il 6 gennaio 2021 quando si gareggia in Croazia, a Zagabria, e potrà dirsi finalmente fuori dalla quarantena. E fargli i migliori auguri per il compleanno e per la pronta guarigione.