Amarcord per il G.S. Orlandini Dopo cinquant’anni i protagonisti si sono ritrovati
Giuseppe Orlandini
quattro castella. È passato mezzo secolo quando Bruno Papaveri, re delle volate, Renato Marchetti - professionista nel team di Francesco Moser - e “il campione” Marcello Osler, professionista con Moser, e il fiammingo Roger de Vlaminck ( che gli appassionati di ciclismo reggiano ricordano per avere vinto la prima edizione del Trofeo Papà Cervi a Praticello), sfrecciavano vincenti sui traguardi delle gare ciclistiche dilettantistiche di quegli anni ruggenti tra la fine degli anni ’60 e l’inizio degli anni ’70.
In quegli anni il team ciclistico di Montecavolo era così forte che, negli ambienti ciclistici, si diceva che quando c’era in gara il G.S. Orlandini si correva per il 2° posto. I protagonisti di quella squadra si sono ritrovati nei giorni scorsi attorno a una tavola come si conviene nelle feste importanti per ricordare i tanti episodi e momenti belli vissuti insieme i al tecnico Giuseppe Bellelli che guidava l’ammiraglia (poi fisioterpista dell Pallacanestro Reggiana per oltre trenta anni), al patron Adriano Orlandini a Claudio Pesci, presidente della Associazione, Fausto e Serse Coppi di Castellania, al giornalista Bruno Sueri e a Emilio Montanari e alle famiglie.
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