Unahotels, corsa alla salvezza sempre più complessa
Se per lo scudetto sembra un affare fra Milano e Virtus in fondo la Serie A potrebbe riservare tante sorprese
REGGIO EMILIA. Un campionato sempre più equilibrato, dove due vittorie bastano per scavare un piccolo baratro.
È una serie A livellata verso l’alto e quanto mai densa di incertezze, quella disegnata dal primo terzo di stagione, con squadre in difficoltà ma capaci comunque di compiere piccole imprese e un mercato sempre elettrico.
Unica eccezione a ora è Milano, imbattuta e dominante. L’Armani Exchange Milano ha sfruttato al meglio l’enorme qualità e profondità della propria rosa per infilare nove vittorie di fila, nonostante il durissimo impegno di Eurolega e solo in poche occasioni, fra cui il match con Reggio, ha sofferto. Ora ha inserito il play Baldasso, liberato dalla Fortitudo, per tamponare l’assenza di Moraschini, a rischio squalifica per dopoing.
Alle sue spalle, la grande duellante Virtus Bologna, che ha pagato i tanti infortuni e l’intensità del’Eurocup lasciando due gare per la via. La qualità però non si discute, i nuovi stranieri portano atletismo, lo scudetto appare davvero una corsa a due senza possibilità di intrusioni.
Si conferma squadra da piani alti Brindisi, oltre che una società con grande occhio. Dopo aver perso quasi tutte le stelle, ha ricostruito l’organico con altri protagonisti e veleggia al terzo posto, trainata dai due Perkins, il dinamico play Josh e il centro Nick, il miglior giocatore di questi due mesi. La sorpresa al fianco dei pugliesi è Trento, che con quattro successi filati si issa al terzo posto sfruttando i tanti grandi atleti a disposizione. Anche la sconfitta reggiana va messa in prospettiva, probabilmente, i trentini al completo hanno troppa forza fisica per i biancorossi.
Da lì, il grande calderone.
A quota 10 si trovano una Venezia in crescita dopo un avvio zoppicante, con tanti acciacchi. Recuperati i titolari, la Reyer si conferma realtà solida ed esperta, con gente esperta. Reggio se ne è accorta. Sta ancora una volta facendo bene Max Menetti: la sua Treviso è in positivo in campionato e prima nel girone di Fiba Champions League, a trascinarla c’è l’ex biancorosso Henry Sims, tornato a essere il giocatore di gran qualità solo intravisto in maglia Unahotels. L’Allianz Trieste è stata brava a sfruttare il calendario in avvio, monetizzandolo le gare interne e l’esperienza delle sue stelle, ora appare un minimo in calo. Merita solo un inchino invece Napoli, partita 0/4 e in striscia positiva da cinque match, oltretutto dopo aver perso Mayo, tornato negli Usa per motivi di famiglia, e Frank Elegar, fuori per la stagione per infortunio. I sostituti Pargo e Lynch sono di livello, il futuro appare roseo.
La Unahotels si trova a 8 in compagnia della neopromossa Tortona che sinora ha sempre alternato sconfitte e vittorie e in gara secca ha elementi Usa capaci di far male a tutti, come la Virtus può confermare. Gli ex biancorossi Wright e Filloy e l’eccellente ala Daum guidano la fila assieme a Cain.
La compagnia è affollata a 6, con Cremona, Brescia, Sassari e Varese. I sardi hanno appena esonerato il coach Cavina e si affidano a Bucchi e al cavallo di ritorno Kruslin per uscire da una brutta crisi, mentre Varese, nonostante mille assenze, sta ritrovando energia e vittorie. Cremona e Brescia hanno mostrato qualità individuali ma poca costanza e tenuta, con collassi improvvisi. La Vanoli, affrontata senza Cinciarini e Olisevicius, è il grande rimpianto Unahotels.
In fondo, due grandi del passato, Fortitudo e Pesaro, unite dalle turbolenze. Entrambe hanno visto i due coach, i veterani croati Repesa e Petrovic, dimettersi dopo poche gare, e hanno cercato di rimediare con Martino (che ha sciolto così il contratto con la Unahotels) e Banchi. Bologna vive di perenni drammi, le condizioni di Fantinelli, mai schierato sinora, rimangono un mistero, Richardson e Baldasso hanno già salutato e altri potrebbero aggregarsi. Pesaro ha cambiato regista, inserendo Larson dopo un mercato estivo fragilino, domenica ha espugnato Cremona ritrovando entusiasmo dopo settimane cupe.
Neppure alle ultime della classe mancano qualità, e a oggi di vittime sacrificali sembrano essercene poche.
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