Diana: «La Reggiana è ancora carica e vogliamo provarle tutte prima di arrenderci al Modena»
Alla vigilia della partita con la Viterbese l’allenatore recupera tutti gli effettivi. «Tre punte? Perché dovrei rinunciare a sfruttare il nostro potenziale?»
REGGIO EMILIA. Aimo Diana ripete quello che per la Reggiana è diventato un mantra: «Il campionato non è finito. Vogliamo rendere la vita difficile ai nostri rivali e fino a quando la matematica non ci condannerà, noi continueremo a credere nella promozione diretta, senza calcoli di sorta. Poi se saranno playoff azzereremo tutto ma ci penseremo dopo, per ora il nostro obiettivo è il campionato».
È ancora dell’idea che se non andrà in serie B sarà un fallimento?
«Lo confermo: sarebbe un fallimento sportivo, ovviamente».
Anche se la Reggiana alla fine della stagione avrà raggiunto quota 88 punti?
«È giusto che i ragazzi pensino e dicano che sarà un orgoglio raggiungere questa quota ma per me sarebbe un motivo di rammarico arrivare a questi livelli e non avere conquistato la serie B. È però anche vero che le seconde classificate arrivano favorite agli spareggi».
Il presidente Carlo Rivetti, in occasione della presentazione dei festeggiamenti per i 110 anni del Modena, ha ringraziato la Reggiana perché ha reso la stagione vivace, altrimenti sarebbe stata noiosa.
«L’ho detto in tempi non sospetti che Reggiana e Modena hanno dato vita a un campionato unico, straordinario e avvincente, soprattutto per chi lo vive da fuori».
Una dichiarazione da chi si sente la serie B in tasca e forse a ragione, avendo 5 punti di vantaggio a 4 giornate dalla fine.
«Se stanno festeggiando ne avranno i motivi. È vero che il “manubrio” della bicicletta ce l’hanno loro in mano e solo il Modena può lasciarsi sfuggire il campionato ma non devono contare sulla nostra complicità, perché noi non molleremo fino all’ultimo secondo dell’ultima partita. I punti di vantaggio nei nostri confronti sono tanti, dispiace aver avuto un’occasione e non averla sfruttata. Questo è il mio grande rimpianto».
Continuerà con l’idea di schierare un tridente d’attacco?
«Non posso ignorare che abbiamo sei attaccanti forti, in grande forma e che hanno segnato tanto. Sarebbe un peccato non sfruttare questo aspetto, anche se non trascuro il fatto che ho anche dei difensori che segnano molto. Abbiamo sempre lavorare su due sistemi di gioco e anche la difesa a tre è una nostra certezza ma in futuro vorrei provare a cambiare sistema di gioco».
La Reggiana è mancata in trasferta, lo dicono i numeri, però in questo finale di stagione ed eventualmente nei playoff saranno fondamentali le gare lontano dal Città del Tricolore.
«Lo sappiamo, siamo coscienti che dobbiamo dare qualcosa di più. È anche vero che contro di noi tutti hanno giocato con la bava alla bocca e sarà così anche domani contro la Viterbese. In palio ci sono punti pesanti per loro e per noi».
Manifesta fiducia, come mai?
«Ho visto la squadra molto carica e decisa a finire bene la stagione. A prescindere dal risultato di Viterbo sono convinto che faremo bene perché in gioco ci sono anche obiettivi personali. A me, ad esempio, dispiace non essere più la miglior difesa del girone».
Tra i rimpianti c’è solo la partita di Lucca?
«A Lucca abbiamo sbagliato nell’atteggiamento anche se ero sicuro del contrario. Siamo una squadra che deve dominare la partita e lo dobbiamo fare anche in trasferta, non possiamo smarrire quelle che sono le nostre caratteristiche».
Si deve parlare di una Reggiana che soffre in trasferta?
«Carrara, Lucca, Gubbio sono ambienti che ci hanno messo in difficoltà. Siamo stati battuti ma in questo momento siamo difficilmente battibili».
A Viterbo sarà una Reggiana al completo?
«Abbiamo recuperato Cremonesi e lo stesso Del Pinto sta bene. Devo tenere, però, anche conto dei tanti diffidati».
© RIPRODUZIONE RISERVATA