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Zamagni scuote la Conad Volley Tricolore: «Riempiamo il Bursi, siamo carichissimi»

Francesca Manini
Zamagni scuote la Conad Volley Tricolore: «Riempiamo il Bursi, siamo carichissimi»

Vincendo Gara-4, i giallorossi centrerebbero la storica promozione in SuperLega

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 Reggio Emilia «Con il palazzetto pieno ogni punto vale doppio: sabato è toccato a loro, ma giovedì il fattore casa sarà dalla nostra». A caricare gli animi in vista di gara 4 contro la Bam Acqua San Bernardo Cuneo è il centrale della Conad Volley Tricolore, Matteo Zamagni. Romagnolo classe 1998, al primo anno nella scuderia giallorossa, si è subito imposto come posto tre imprescindibile e ora è pronto a suonare la carica per il giovedì sera del pala Bursi (ore 20.30): in palio il passaggio in A1. Avanti per 2-1 nella serie, alla formazione reggiana basta una vittoria per volare in Superlega.

Zamagni, giunti al quinto set, Gara 3 l’avete persa d’un soffio: cos’è mancato?
«Forse un po’ di sana cattiveria ma in una serie molto lunga come la finale dei playoff può capitare. L’investimento emotivo, oltre che fisico, è notevole e sapevamo che davanti al suo pubblico Cuneo avrebbe rialzato la testa. Ora che hanno iniziato a fare davvero sul serio, vedremo».

Davvero impossibile fare previsioni?
«Sì, mai come in questo caso è difficile prevedere il futuro. Di certo dalla nostra abbiamo una gara 4 davanti al pubblico amico, che come sempre ci darà una grossa mano: noi faremo tutto il possibile per chiudere il discorso, se saranno più bravi loro, li applaudiremo e ci prepareremo per l’ultimo atto».

Che aria si respira in spogliatoio?
«Siamo sereni e super positivi, la nostra forza è sempre stata quella del gruppo e continua ad esserlo. In campo ognuno mette sempre tutto, nel gioco ci aiutiamo, mai nessun muso lungo: è davvero bello stare insieme, nonostante il campionato sia diventato molto lungo, non pesa affatto, anzi. Siamo carichissimi».

In vista dei playoff Cuneo si è attrezzata ingaggiando l’opposto Leo Andric: com'è marcarlo?
«Che sia un giocatore che fa la differenza è innegabile, quando è in serata tenerlo è davvero difficile ma non impossibile. In queste tre prime gare della serie abbiamo dimostrato che se vuole fare punti deve davvero giocare da fenomeno».

Il vostro pubblico giovedì vi attende per scrivere la storia: tremano le gambe?
«Affatto, non vediamo l’ora di scendere in campo per vivere un’altra serata indimenticabile come quella di giovedì scorso. Giocare davanti al palazzetto pieno è stato bellissimo, dopo aver perso il primo set in panchina ci siamo detti che se fossimo riusciti a caricare i nostri tifosi ci avrebbero dato la spinta giusta per vincere e così è stato. Non possiamo che ringraziarli».

Sugli spalti si aggira una mini-Conad: paura che vi rubino il posto?
«Chissà, tra mio figlio e quelli di Garnica e Fanuli un domani potrebbero esserci loro al nostro posto. Intanto si limitano a correre su è giù per i gradoni, un grazie anche alla mamme che forse faticano più di noi».

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