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Reggiana, gli abbonamenti sono il primo test da superare

Massimo Sesena
Reggiana, gli abbonamenti sono il primo test da superare

Dietro l’appello del presidente Carmelo Salerno alla città e ai tifosi l’allarme per i costi crescenti e l’incertezza legata al risultato sportivo

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Reggio Emilia A voler vedere il lato positivo delle cose, la conferenza stampa di Carmelo Salerno e Aimo Diana, all’indomani dell’ennesima delusione sportiva in casa granata, avrebbe potuto anche non esserci. Pochi anni fa, di questi tempi, qualcuno aveva vuotato in fretta e furia una villa sulle colline e aveva lasciato che tutto andasse in malora. Altro stile, altra educazione, altro modo di stare al mondo. Ma problemi identici.

Stavolta, invece, il finale è stato sin qui diverso: nessuna fuga con i favori della notte. Al contrario, la determinazione a ripartire. Senza raccontare o raccontarsi balle che – è risaputo – stanno in poco posto. Invero, la conferenza stampa con cui Carmelo Salerno ha rotto un silenzio durato quasi tre settimane, può essere letta in due modi, a seconda se si è degli inguaribili ottimisti o se invece si è inclini alla depressione.

Vista dall’ottimista: così si fa! Ci si riprova! Dopo mille mila rigori a favore dei rivali, dopo il gol del portiere dalla sua porta, cos’altro potrebbe succedere. Ecco allora che ci si riprova. E per Romano Amadei e Carmelo Salerno, riprovarci significa soltanto una cosa: centrare la promozione in serie B. Perché Reggio Emilia la merita, certo. Ma soprattutto perché la serie C non è sostenibile. Non per una società – ambiziosa eppure fragile – come è oggi quella nata per la volontà di mister Immergas e di altri imprenditori rimasti in mezzo alle rovine quando altri erano fuggiti.

Ecco la parola chiave: sostenibilità, che significa soprattutto riuscire a compensare le spese con i ricavi.
«Nel campionato appena finito – ha detto Salerno agli amici – ci sono squadre che hanno speso per tutto il campionato quello che noi spendiamo solo di affitti e gestione dei campi».

Sul tavolo c’è ancora una volta – come ai tempi dei Piazza – il tema dei costi dello stadio. Costi di affitto e di gestione, tutti da rinegoziare ogni anno con il Sassuolo proprietario dell’impianto, che ha già fatto sapere che i costi dell’energia, aumentati per via della guerra, incideranno sul conto totale per ulteriori 70mila euro. Ecco allora che prima ancora di sapere se la nuova Reggiana affidata a Diana potrà essere protagonista in campionato, Carmelo Salerno vuol conoscere quale sarà la risposta della città. Intesa come l’insieme dei tifosi e delle istituzioni locali.

Sul fronte del Comune, l’appello di Salerno non sembra essere stato ignorato. Non del tutto, almeno. In Comune non è chiaro come possa l’ente locale venire ulteriormente incontro alle esigenze della Reggiana.
«Ma questa è una dirigenza di persone serie – commentava ieri Raffaella Curioni – e non li abbandoniamo, e ne è la prova l’operazione sui campi di via Agosti che finalmente partirà».

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