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Paltrinieri si riprende gli 800 sl Il carpigiano oro agli Europei

Paltrinieri si riprende gli 800 sl Il carpigiano oro agli Europei

«Aspettavo un momento così. Questa piscina è la più bella dove abbia gareggiato» «I miei amici sulle tribune mi hanno dato una carica davvero incredibile»

14 agosto 2022
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Roma Più forte della fatica accumulata in dodici mesi affrontati sempre al massimo, senza mai staccare la spina, tra Tokyo, Budapest e quindi Roma. Gregorio Paltrinieri veste ancora una volta i panni da SuperEroe, riscrive un'altra pagina di storia e sei anni dopo Londra 2016, si riprende il trono degli 800 stile libero del Vecchio Continente e sulla sua scia c'è, quello che viene considerato l'erede naturale, Lorenzo Galossi che sale sul gradino più basso del podio, stampando il record del mondo juniores: il pubblico dello Stadio del Nuoto, richiamato dagli alfieri tricolore, si esalta e partono standing ovation e ola per una festa infinita.

A dividere il fuoriclasse carpigiano e l’altro azzurro c'è solo il tedesco Lukas Maertens in 7'42''65. Il vincitore di tutto e primatista europeo (7'39''27) - tesserato per Fiamme Oro e Coopernuoto, oro iridato a Gwangju 2019 e vice campione olimpico in carica - nuota il record dei campionati in 7'40''86 (1'53''49, 3'50''81, 5'46''49 i passaggi ogni 200 metri) per il terzo titolo europeo nella specialità: come lui nessuno mai nella storia.

Eccezionale anche il 16enne romano - tesserato per CC Aniene - che chiude in 7'43''37, abbassando di oltre due secondi il 7'45''67 siglato dall'australiano Mack Horton nei 2013 e di quasi tre il primato personale e record italiano juniores (7'46''28) registrato venti giorni fa agli Assoluti ad Ostia. Paltrinieri esce dall'acqua, si lascia andare al gesto del trionfo, alza gli occhi verso lo Stadio del Nuoto e poi è un fiume in piena: «Questa è la piscina più bella in cui abbia mai gareggiato. È troppo emozionante vedere gli amici e i famigliari sulle tribune, che mi hanno dato una carica incredibile - afferma il 27enne carpigiano, allenato da Fabrizio Antonelli, bicampione olimpico, trimondiale e trieuropeo dei 1500 - Con la coda dell'occhi vedevo il "Gallo" (Galossi ndr) che è veramente forte, un toro che ci darà grandi soddifazioni. Quella di oggi è una gioia incredibile, a casa, che aspettavo da tanto tempo».

Galossi, ascolta il suo mito, e poi gli fa eco. «Sarebbe stato ancor più bello arrivare al secondo posto - spiega l'enfant prodige romano, seguito da Christian Minotti - Ho provato a riprendere il tedesco ma non ce l'ho fatta. È un orgoglio questa medaglia, nella mia città. Devo crescere ancora lo so: nel frattempo mi godo questo momento».

Ma intanto a Roma si potrebbe girare "Provate a prenderci", il film degli azzurri agli Europei di nuoto parafrasando il più celebre 'Prova a prendermi' di Steven Spielberg. Niente Leonardo Di Caprio o Tom Hanks qui come protagonisti, ma Gregorio Paltrinieri da una parte e Benedetta Pilato dall'altra. Sono stati loro il Re e la Regina di questa terza giornata di gare in vasca in un Foro Italico sold out con settemila presenze e unitosi in un lungo applauso prima delle finali in ricordo di Piero Angela.

L'Italia già dal primo giorno è in fuga nel medagliere e ora, con venti metalli totali di cui 9 ori, ha deciso di premere definitivamente sull'acceleratore. Gli ultimi due, poi, hanno un sapore speciale perché prima Benedetta Pilato piazza l'uno due perfetto. Dopo il titolo Mondiale a Budapest, fa suo anche quello europeo nei 100 rana, trascinando con se sul secondo gradino più alto del podio Lisa Angiolini. Esattamente come ieri è successo a Nicolò Martinenghi (nella stessa specialità) con Federico Poggio. «Sono contenta per me, ma anche per Lisa che si merita questa medaglia - spiega la 17enne iridata tarantina - Dedico questo oro a Stefano Nurra scomparso pochi giorni fa: mi manca tantissimo». Poi tocca alla toscana Angiolini: «Un argento che rappresenta una rivincita per me».l