Gazzetta di Reggio

Reggio Emilia «Ho avuto quattro buoni motivi per fare in modo di tornare alla Reggiana» così si è espresso Eric Lanini ospite di Margherita Grassi a To Be Reggiana su Telereggio.

«Prima di tutto - ha raccontato - perché c’era un conto aperto da saldare con i tifosi e la società: conquistare la serie B. In secondo luogo volevo proseguire la mia carriera con la Reggiana perché non ho mai avuto la possibilità di giocare per due stagioni di fila nello stesso club. Per questo ho fatto un biennale perché voglio vincere il campionato e giocare in serie B con la maglia granata. Terzo per l'allenatore Aimo Diana, un tecnico che mi ha capito, apprezzato, responsabilizzato e anche bacchettato ma è stato fondamentale per la mia crescita. Ultimo ma non per importanza, a Reggio mi sono sentito a casa ma soprattutto apprezzato dai tifosi e dai compagni di squadra come forse non è mai successi in precedenza».

Eric Lanini si è anche espresso su Montalto: «È un giocatore importante per me perché rappresenta un punto di riferimento in campo e anche negli spogliatoi si è messo a disposizione del gruppo. Rispetto a Zamparo vive più in area di rigore».

Lanini è un rigorista che ha scelto orgogliosamente il numero 10.

«La maglia numero 10 mi ha sempre affascinato perché so che suscita attenzioni e attese. È una responsabilità che mi sento di assumere. Reggio mi ha dato tanto in termini di affetto e voglio cercare di ricambiare come posso, cioè con i gol. Sono arrivato a 74 reti in carriera e confesso che anche prima di ogni partita rivedo i filmati dei miei gol perché mi danno la carica».

Il pensiero corre alla prossima partita a Fiorenzuola.

«Sappiamo che sarà un avversario tosto, organizzato e aggressivo ma siamo anche consci delle nostre potenzialità offensive. Avremo tanti tifosi al seguito per cui faremo di tutto per portare a casa i tre punti» ha concluso.