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Basket Serie A

La Unahotels stacca la spina

Linda Pigozzi
La Unahotels stacca la spina

Trieste calpesta le macerie di una squadra allo sbando e sommersa dai fischi

05 dicembre 2022
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Reggio Emilia I biancorossi staccano la spina a Max Menetti. Per quanto visto in campo e per quanto visto fuori dal campo, dall’atteggiamento di quelli che dovevano essere i trascinatori di questa Unahotels, è comprensibilissima la rabbia del Bigi esplosa al termine del match salvezza consegnato nelle mani di Trieste. Oggi si deciderà formalmente la sorte del coach, uscito ieri dal parquet accompagnato da un inferno di fischi. Del resto l’operato di Menetti e della gran parte del team, ora ultimissimo, è inqualificabile.

E lo è stato sin da subito. Per quasi 2’ la gara con Trieste è una triste gara a chi sbaglia di più poi è finalmente Anim a spezzare il silenzio offensivo. Ma la gara non migliora. La sagra degli errori prosegue, tanto che al 6’ il tabellone luminoso del Bigi mostra un mesto 4 pari.

In contropiede gli ospiti si prendono un +3. Cinciarini in un amen mette insieme un minibreak di 5 punti (10-8). Davis e Pacher replicano per le rime confezionando il controbreak del 10 a 13 al 7’. Se l’attacco triestino s’è ormai sbloccato e l’ex Lever e quindi Ruzzier urlano il +8, quello biancorosso è un pianto. Reggio in evidente crisi davanti alla cieca aggressività difensiva degli ospiti, segna poco e solo dalla riga bianca (1/2 Reuvers), così che il primo periodo di gioco si chiude sull’11 a 18.

Molli in difesa, i biancorossi precipitano sul -12 nei primi istanti del secondo quarto trafitti dalle mani di Deangeli. Spedito in lunetta, Vitali mette a segno un 3/3, provvidenziale perché se non altro riduce lo svantaggio sotto la doppia cifra. La tripla di Cincia al 13’ vale un nuovo -6 ma le bocche da fuoco biancorosse restano silenti. Perfino sconcertante vedere uno spaesato Hopkins, spettro di se stesso, non combinar nulla di nulla in area. Al 16’ Trieste, senza neppure far cose straordinarie, ha rimesso dietro di 10 punti la fragile formazione locale. E sul -10 (26-36) si chiude un brutto primo tempo in cui la squadra ha evidenziato i soliti mali.

Menetti riparte col quintetto titolare e impartendo l’ordine di alzare i ritmi di gioco. Ma la magia non avviene. Neanche due minuti di gioco della ripresa e Trieste veleggia sul +13 (28-41) davanti agli occhi di un attonitopala Bigi. Bisogna passare la metà del quarto per vedere Vitali entrare in ritmo offensivo: le due triple consecutive danno coraggio e rendono meno dolente il passivo (42-50). Le pecche difensive del team reggiano sono comunque tante e gli ospiti riesco a incrementare il bottino sul finale di quarto (42-56 all’28’). A poco serve cambiar le carte in tavola: al 34’ Reggio è precipitata sotto di 15 punti. La Unahotels prova con la zona ad arginare i rivali che ormai sembrano però lanciati verso il successo.

Negli ultimi minuti, complice il netto calo triestino, i canestri di Osi e Burjanadze riaccendono progressivamente la speranza. E a meno d’un minuto dalle mani di Olisevicius esce la tripla migliore della stagione. Quella del -3. Troppo tardi però per il miracolo. I conti, di fatto, li chiude Lever dalla lunetta.

E al gong la grande delusione si tramuterà poi in un turbinio di fischi rivolti principalmente verso il coach, tradito - è lecito pensare - dai suoi.