La carica di Reuvers: «Pronti a nuove battaglie»
Con l’entusiasmo ancora al massimo per il successo contro Milano, l’ala della Unahotels ha messo il focus su Brindisi
Reggio Emilia Non sempre costante nelle prestazioni in maglia Unahotels - anche a causa del perdurare di un problemino a una caviglia - eppure amatissimo dal pubblico reggiano: Nate Reuvers in questa travagliatissima stagione sta viaggiando a una media di 10.3 punti (58.7% da due e 38.9% dall’arco) e 4.1 rimbalzi a sera.
Ora il lungo statunitense è immerso nella preparazione al match di Brindisi, ma i brividi per il successo al Bigi contro la corazzata EA7 ancora non l’hanno abbandonato.
«Quella di domenica contro Milano - spiega l’ala/centro - è stata una vittoria di enorme importanza soprattutto per il nostro morale. Stiamo pian piano prendendo coscienza e fiducia di quello che possiamo fare come squadra e queste due vittorie di fila devono essere il propulsore per continuare così e spingerci fuori dall’ultimo posto in classifica».
Cosa vi ha portato a svoltare la stagione in questo modo? È scattato qualcosa in voi?
«Penso che prima di tutto ci fosse un sentimento comune da parte di tutti: non ne potevamo davvero più di perdere così tante partite, eravamo i primi a essere davvero frustrati e vogliosi di cambiare questa situazione. Se ne esce però tutti insieme, uniti come gruppo, non individualmente».
Cosa ha portato in squadra Dragan Sakota?
«Il coach ha tanta, tantissima esperienza e ce ne dà prova ogni giorno: ha fatto dei cambiamenti nel nostro modo di giocare che penso ci stiano aiutando e questo ovviamente poi si tramuta in vittorie sul campo».
Contro l’Olimpia ha debuttato il nuovo esterno Jeremy Senglin ed è stato subito decisivo. Come avete fatto a inserirlo così bene sin da subito nei vostri meccanismi di squadra?
«Senglin è un bravo ragazzo, un “tipo a posto”. Penso che ci abbia aiutato fin da subito, già dalla sfida contro Milano, perché ha l’esperienza per giocare questo tipo di partite. Penso potrà essere un inserimento molto utile per noi ed adatto alla nostra squadra sia in campo che in spogliatoio».
Siete reduci da due successi: sentite la salvezza più vicina nonostante siate ancora all’ultimo posto della graduatoria?
«La realtà è che la classifica è incredibilmente corta: siamo ultimi ma ci sono nove squadre in quattro punti, addirittura l’ottava, che è virtualmente ai playoff, è anch’essa immischiata nella lotta per non retrocedere. L’obiettivo naturalmente è fare in modo di uscire dalle ultime due posizioni il prima possibile e conquistare la salvezza, poi una volta raggiunta matematicamente, vedremo. Ma il nostro focus è solo a quello».
Domenica vi attende un’altra durissima sfida, stavolta in trasferta, contro l’Happy Casa Brindisi. Che gara s’aspetta?
«Dobbiamo essere pronti a un’altra battaglia di quaranta minuti anche a Brindisi. Se c’è una cosa che ho capito del campionato italiano è che ogni partita è una “guerra”. Sarà un’altra sfida estremamente fisica e dura».
A livello personale è soddisfatto della sue prestazioni o ha qualcosa di cui rimproverarsi?
«Diciamo che la mia stagione finora non è stata costellata dalla continuità che avrei voluto mostrare, anche perché ho dovuto convivere con qualche acciacco che non mi ha permesso di esprimermi al meglio. Sono felice di quanto sto facendo, ma allo stesso tempo voglio mostrare ancora tanto nella seconda parte di stagione e migliorarmi».
Pensa già al futuro? Vorrebbe restare a Reggio?
«Reggio Emilia è davvero un posto dove si sta bene: la città è vivibile e mi piace molto, poi è collegata benissimo con tutto. Vivo con la mia ragazza Abby e amiamo l’Italia, ci troviamo davvero bene ed ogni volta che ho l’opportunità di avere un giorno libero vado ad visitare un nuovo posto».
Sente grande affetto da parte dei tifosi?
«Che dire...i tifosi reggiani sono fantastici e mi sanno dare costantemente energie positive».l