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Il ds Goretti è soddisfatto: «Diana ha ciò che gli serve»

Wainer Magnani
Il ds Goretti è soddisfatto: «Diana ha ciò che gli serve»

Il bilancio del direttore sportivo alla fine del mercato della Reggiana

02 febbraio 2023
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Reggio Emilia Il direttore sportivo Roberto Goretti tira le somme di un mercato di gennaio che ha visto la Reggiana inserire l'esterno Fiamozzi, il centrocampista Vallocchia e l'attaccante Capone con l'uscita di D'Angelo, Turk e Orsi.

Poche uscite

«L'idea era quella di continuare ad aggiungere forza esplosiva ed intensità alla squadra – ha rimarcato il ds granata – quindi ritengo che i tre giocatori che abbiamo inserito vadano in questa direzione intrapresa. Il calcio d'oggi richiede sempre più fisicità e agonismo ed è quello che pretende il mister. Se fossero usciti altri giocatori forse potevamo inserire un'altra pedina nel gruppo ma tutto sommato siamo contenti dei ragazzi che sono arrivati. Io penso sempre che si poteva fare di più o di meglio, che si può migliorare ma sono contento della situazione in generale e della rosa messa a disposizione del tecnico Aimo Diana. Mi aspettavo di poter fare una o due uscite in più. Questo sicuramente».

La lista

Ieri la Reggiana ha presentato in Lega la lista dei 24 giocatori che formeranno l'organico per questa seconda parte di stagione. Gli esclusi sono Libutti, Nicoletti e Chiesa. «Ne ho parlato con il mister Diana e abbiamo deciso di intraprendere una strada che prevede la conferma nell'organico di Daniele Sciaudone per molti aspetti e in particolare per ciò che ha dato in questo anno e mezzo al gruppo. Al momento andranno fuori lista Denis Chiesa, Manuel Nicoletti e Lorenzo Libutti sapendo che possiamo giocarci un jolly e quindi quando Libutti starà bene possiamo reintegrarlo in organico oppure valutare Nicoletti tra un mese o un mese e mezzo quando sarà pronto».

La Reggiana ora si ritrova con 6 attaccanti per due posti, 7 centrocampisti per 3 maglie; 3 esterni per due posti e 6 difensori centrali per tre posti, oltre a due portieri. «L'organico forse è un po' abbondante – ammette il ds – ma abbiamo partite importanti in continuazione e in alcuni momenti, soprattutto nel mese di gennaio, c'è stata un'emergenza per l'indisponibilità di diversi atleti che erano a rischio infortuni. La scelta è stata quella di essere tutelati anche per offrire al tecnico un organico sufficiente nel corso della settimana. Per quanto riguarda i sei attaccanti ci sono state due partite nel girone di andata dove l'assenza di un giocatore e l'affaticamento di un altro atleta ci ha messo in difficoltà. Una squadra che punta in alto non si può ritrovare con solo tre attaccanti a disposizione e per questo motivo abbiamo deciso di avere un attaccante in più. Per quanto riguarda l'esterno mancino abbiamo ritenuto col mister che all'interno della nostra rosa ci sono valide alternative. Ci sono giocatori che possono giocare in quel ruolo seppur con caratteristiche diverse e questo può essere uno sbocco interessante. In occasione della squalifica di Guiebre abbiamo visto l'inserimento di Nardi che ha fatto un'ottima partita. Quindi pensiamo di essere coperti e poi vedremo tra un mese e mezzo quali saranno le condizioni di Libutti e di Nicoletti».

Il mercato degli altri

Un mercato povero di grandi colpi ad effetto. Così lo ha definito Goretti chiamato a commentare anche le scelte delle altre società.

«Il Cesena ha messo due giocatori di livello come Silvestri e Mustacchio, che conosco bene. L'Entella ha inserito dei giovani interessanti. L'Ancona ha fatto il colpo migliore dell'intera serie C con l'arrivo di Melchiorri. Federico lo conosco benissimo, l'ho voluto io a Perugia ed è un calciatore che quando è in giornata è un attaccante da serie A. Non so se è l'Ancona la squadra che più si è rinforzata di più ma è probabilmente il club che ha fatto il colpo più importante”.

Sabato c'è proprio la trasferta ad Ancona. “Mi aspetto una partita difficilissima -conclude Goretti -. L'Ancona è stata la miglior squadra vista nel nostro stadio nel girone di andata, quindi sarà una partita complicata per il valore della squadra e per il tipo di gioco che riescono a esprimere. È una società che sta crescendo assieme alla squadra: sto seguendo l'allenatore Colavito e il direttore sportivo Micciola dai tempi del Matelica e ritengo che stiano facendo un grande lavoro».l