Gazzetta di Reggio

Reggio Emilia Michele Vitali è una persona schietta, sia in campo sia fuori.

Nelle ultime partite il suo rendimento è stato palesemente al di sotto delle aspettative (solo 2 i punti realizzati dall’esterno contro la Vuelle, oltre ad un’applicazione difensiva non eccellente) e le critiche nei suoi confronti sui social e sui siti specializzati sono piovute, anche in considerazione del suo pedigree di tutto rispetto, ma lui non si è certo tirato indietro.

In fondo, una delle chiavi salvezza della Unahotels Reggio Emilia passa proprio dal rendimento dell’esterno bolognese, come avvenuto nelle rare vittorie nei primi mesi dell’anno.

A prescindere da quanto mostrato sinora, comunque, è arrivato il momento di remare tutti dalla stessa parte per conquistare una permanenza in categoria che pare difficile ma non impossibile.

La guardia numero 13 biancorossa, arrivato in estate con le credenziali da giocatore nel giro della nazionale italiana, si prepara adesso alla sfida di domenica al Bigi contro la Virtus Bologna.

Una partita che per lui, cresciuto nel settore giovanile bianconero, non può non rappresentare un match diverso dagli altri.

Non ci sarà spazio per i sentimenti: anche se la montagna da scalare è ripida, contro Belinelli e compagni bisognerà lottare per tutti e 40’ anche per dare un segnale a tutto il pubblico che, in un modo o nell’altro, sta ancora sostenendo la Pallacanestro Reggiana e continuerà a farlo sino al termine del campionato.

«Siamo pronti a lottare», ammette lo stesso Michele Vitali.

A Pesaro è arrivato il secondo ko consecutivo. A suo dire, quali sono le cause della sconfitta alla Vitrifrigo Arena?

«Abbiamo commesso troppi errori e perso troppi palloni, disattenzioni che abbiamo pagato a caro prezzo. Riguardiamo sempre la partita, sia in caso di vittoria che di sconfitta. Cerchiamo di soffermarci su quello che abbiamo sbagliato per non ripeterlo nelle prossime uscite».

Peccato perché dopo due vittorie convincenti con Trento e Milano sono arrivate due sconfitte che hanno peggiorato di nuovo la classifica…

«In questo campionato nessuno ti regala niente; è chiaro che c’è rammarico per come è terminata la gara di Brindisi, ma non c’è tempo di stare a piangerci addosso».

Anche perché domenica arriva al Bigi la Virtus Bologna. Gara in salita o come con l’Olimpia ci sono chances di successo?

«Ogni partita fa storia a sé, non è che se abbiamo vinto con Milano allora vinceremo sicuramente con Bologna, ma nemmeno partiamo battuti. Dobbiamo essere bravi a crearci delle possibilità. Sappiamo che non sarà facile, ma dobbiamo crederci. Questo è il bello del basket: si parte ogni partita zero a zero».

E’ notizia di ieri il tesseramento del centro Marcus Lee. Lo conosce?

«Non lo conosco personalmente, quando lui era a Cremona io ero infatti in Germania al Bamberg. Sicuramente, se il club lo ha preso, sarà in grado di darci una mano».

Dopo la sconfitta a Pesaro i tifosi non le hanno risparmiato critiche. Fa parte del gioco o è risentito?

« Non ho letto nulla, io devo rispondere al coach. Menetti mi chiedeva alcune cose, Sakota altre e su quelle sono focalizzato. Siamo comunque tutti consci che vogliamo e possiamo fare di più».

Qualcuno l’ha accusa anche di non essere propriamente un uomo squadra, con qualche critica ai compagni di troppo. In tal senso cosa si sente di dire?

«Preferisco essere vero e dire le cose ai compagni come stanno, belle o brutte che siano, che non complimentarmi con tutti e poi dare pugnalate alle spalle. Il ragionamento vale anche al contrario nei miei confronti. Preferisco che mi si dicano le cose in faccia».

Dopo la sosta per le Nazionali vi giocherete la permanenza in serie A con tanti scontri diretti. Partite che andranno portate a casa...

«Certo, ma non è il caso di guardare troppo avanti. Prima c’è la Virtus e si gioca a casa nostra. E al Bigi faremo il possibile per portare a casa i due punti».