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Basket serie A

Passa dalle mani di Lee la svolta della Unahotels

Adriano Arati
Passa dalle mani di Lee la svolta della Unahotels

Il nuovo centro biancorosso ha iniziato a lavorare col gruppo. Il ruolo del lungo è fondamentale per raggiungere la salvezza

16 febbraio 2023
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Reggio Emilia La Unahotels si prepara al nuovo assetto sotto canestro. Marcus Lee, 28enne centro statunitense già visto in Italia a Cremona dove all’epoca operava l’attuale responsabile scouting reggiano Michele Talamazzi, si è unito ai compagni rimasti in città in questo periodo senza partite ufficiali.

Fra Coppa Italia e qualificazioni ai Mondiali per le Nazionali, la serie A rimarrà ferma sino a inizio marzo, prima di riprendere per un match cruciale per Reggio, la trasferta a Verona contro la Tezenis penultima e vincitrice di 2 punti all’andata nel momento più basso del periodo di Max Menetti.

Si riprenderà col botto, quindi, e il coach biancorosso Dragan Sakota avrà bisogno di queste giornate per inserire al meglio Lee, un rinforzo giudicato necessario per limitare le enormi sofferenze vicino a canestro, quelle difficoltà che i poderosi lunghi della Virtus hanno evidenziato domenica, catturando 22 rimbalzi offensivi in una sfida nei palloni catturati finita 50-30 per i bolognesi.

Lee dovrà cambiare le cose, in questo senso, utilizzando la sua verticalità e la sua agilità per garantire stoppate, presenza vicino al ferro, rimbalzi e chiusure difensive.

La sua scelta è arrivata quasi a sorpresa dopo aver ipotizzato a lungo di un centro con caratteristiche molto diverse, ovvero di un elemento con doti offensive e stazza, capace di dare punti e riferimenti spalle a canestro quando l’attacco perimetrale non produce. Merce rara, va detto, e costosa.

Alla fine si è puntato su un giocatore diametralmente opposto, un saltatore longilineo senza un movimento offensivo efficace ma capace di dare protezione. Quella protezione spesso mancata in questi mesi.

Con Marcu Lee, Reggio avrà un ricevitore per pallonetti e passaggi sopra al ferro, un centro rapido a tagliare per servizi volanti dopo i blocchi e i giochi a due. Un bersaglio sinora mancato, che potrà aiutare Cinciarini e Senglin quando saranno chiamati a creare dal palleggio.

In difesa, poi, gli esterni potranno cercare di togliere il tiro perimetrali agli avversari ed invitarli ad andare in area, sapendo che ad attenderli ci sarà opposizione.

Reggio è prima in Serie A per le stoppate, 3.3 per match, grazie al miglior specialista in materia, Nate Reuvers, che viaggia a 1.7 di media, aiutato da Diouf, nono con 0.8.

L’ala biancorossa ha braccia lunghe e tempismo negli aiuti, non è però uno stoppatore da autoscontri nel pitturato, e lo stesso vale per i compagni.

A quella fisicità nei contatti dovrà provvedere Marcus Lee, nelle speranze dello staff tecnico della Unahotels.

Il nuovo centro dovrà pensare a quello e alla tonicità a rimbalzo, dove l’efficacia reggiana è calata man mano il rendimento di Mikael Hopkins è sceso.

Partito in doppia doppia di media, di recente Hopkins non è quasi mai riuscito a dare presenza, né produzione offensiva costante. Rimane il secondo rimbalzista del torneo con 7.9, nelle ultime 7 gare la media è scesa a poco più di 5 per gara.

L’allenatore Dragan Sakota lo ha spesso relegato a ruoli secondari, preferendogli anche in quintetto Momo Diouf in due occasioni. E che occasioni...La prima è arrivata nel big match - poi vinto - contro l’Olimpia Milano, la seconda domenica scorsa nel derby della via Emilia contro la Virtus Bologna, finito con il ko dei reggiani per 63a 74.

Con un centro puro, Hopkins potrebbe ritrovarsi come ala forte, grazie alla buona tecnica. Qualche scelta però dovrà essere fatta: gli stranieri ora sono 7, di cui 4 lunghi, e uno dovrà facilmente rimanere a sedere. Anche perché non è che negli esterni tutto fili alla perfezione e si possa lasciar fuori a cuor leggero uno fra Anim, Olisevicius o Senglin.
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