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«La Unahotels ha esaurito i bonus, non può più compiere passi falsi»

Linda Pigozzi
«La Unahotels ha esaurito i bonus, non può più compiere passi falsi»

Il direttore sportivo Filippo Barozzi svela i retroscena della corsa salvezza. I biancorossi torneranno in campo il 5 marzo nello scontro diretto a Verona

17 febbraio 2023
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Reggio Emilia Caricare per sparare poi tutto in quello che, di fatto, sarà un mese decisivo.

La Unahotels approfitta della pausa del campionato per inserire il nuovo centro Marcus Lee e provare a colmare il più possibile tutte le lacune che, ultimissima della lega, l’hanno portata a un passo dal baratro.

Ma sarà davvero il neo-arrivato Marcus Lee l’elemento che farà svoltare la squadra?

«Lee porterà una grande presenza difensiva, con rimbalzi e stoppate e profondità in attacco grazie ai suoi roll ma resta un giocatore che per caratteristiche va servito e non si mette in proprio - tiene a chiarire il direttore sportivo biancorosso Filippo Barozzi - la salvezza sarà comunque qualcosa da conquistare come squadra, tutti dovranno mettere da parte le proprie necessità individuali per il bene comune».

Dopo la pausa arriveranno le partite decisive. La squadra sarà pronta?

«Entriamo in un tour de force nel quale ci giochiamo tutto. Determinanti saranno le prossime tre gare: a Verona in trasferta, poi in casa con Napoli e quindi a Trieste. Queste tre gare faranno da spartiacque».

I ragazzi ne sono consapevoli?

«Penso assolutamente di sì. Qualora non lo fossero sarà nostro compito ribadirlo in queste settimane».

Qual è lo spirito dopo il ko interno contro la Virtus Bologna?

«Al termine della gara c’era amarezza per il risultato e per il parziale dell’ultimo quarto, ma anche consapevolezza che per oltre 30’ ce la siamo giocata contro una squadra di altissimo livello. Chiaro che ora i bonus per i passi falsi sono finiti...».

C’era sconforto alla ripresa degli allenamenti?

«No. In realtà ho visto una grande competitività in questi primi giorni di ripresa. Anche perché quando arriva un nuovo giocatore e si entra in una logica di turnover, la soglia di attenzione e di competitività necessariamente si alza».

Come procede l’inserimento del nuovo centro Marcus Lee?

«Parliamo di un giocatore che già conosceva il campionato italiano e di conseguenza si sta ambientando velocemente. Dal punto di vista tecnico ha fatto un paio di allenamenti appena con la squadra e sarà importante, viste le sue caratteristiche offensive, che trovi subito l’affinità con i nostri piccoli, nello specifico Cinciarini e Senglin».

Restando nel reparto lunghi, anche contro la Virtus s’è visto un Mikael Hopkins sfasato. Cosa gli è successo questa stagione?

«Dobbiamo fare di tutto per riportarlo ai livelli della scorsa stagione, quando per noi era un giocatore determinante. Come riuscirci? Sicuramente lui dovrà fare un salto di qualità e dovremo essere bravi noi a utilizzarlo. Con l’arrivo di Lee sarà chiamato a giocare in due posizioni: centro e per qualche minuto, anche da quattro».

Si va verso la conferma di Burjanadze.

«Dobbiamo fare di tutto per raggiungere l’obiettivo salvezza. Diventa difficile privarsi di un giocatore con lo spirito e la mentalità di Beka che potrà esserci utile in questo finale di stagione».

Con quali rivali arriverete a contendervi la salvezza?

«Le nostre avversarie stanno correndo spedite. È un campionato durissimo, con una quota salvezza molto alta. Chiunque al momento si trovi al di sotto dei venti punti non può essere tranquillo con una quota salvezza che ad ora è a quattordici punti».

Qual è il rammarico più grande?

«Posso fare una lista? (sorride prima di tornare serissimo, ndr). Diciamo che c’è grande rammarico per alcune partite decise dagli episodi, come la sconfitta di Scafati o quella casalinga con Venezia e il quarto periodo di gioco con Brindisi che avrebbe potuto darci un grande slancio».

La tifoseria ha più volte fischiato la squadra ma domenica scorsa contro la Virtus il Bigi ribolliva.

«In una stagione negativa e molto complicata, fare il sold out come accaduto contro Bologna è una grande vittoria per la società e dimostra quanto zoccolo duro dei tifosi reggiani amino il basket e la Pallacanestro Reggiana. Per noi rappresenta uno stimolo maggiore per mantenere la squadra in Serie A e tutelare quello che è un patrimonio per tutta la città».

State già guardando oltre questa stagione?

«No. Siamo concentrati al 100% sul raggiungimento della salvezza. L’unico obiettivo sportivo è la partita del 5 marzo a Verona».

Che gara sarà?

«Importantissima. Ma non è uno scontro dentro o fuori visto che si sfideranno ultima contro penultima. La Tezenis è una squadra solida e ha grande talento balistico negli esterni come Anderson e Bortolani e un reparto lunghi versatile, rinnovato con Pini e Devis, che dovremo essere abili a contenere».

Sakota è chiamato a un compito durissimo: far rimare Reggio nel gotha del basket.

«Il coach ha quasi cinquant’anni di carriera e si è già trovato in situazioni simili altre volte, per tanto sono convinto che preparerà al meglio i ragazzi per le prossime importantissime sfide che li attendono». l

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