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Calcio serie C

Lunedì al “Manuzzi” di Cesena un esodo da 2.500 cuori granata

Wainer Magnani
Lunedì al “Manuzzi” di Cesena un esodo da 2.500 cuori granata

Una marea di tifosi applaudirà la Reggiana dalla curva Ferrovia dell’impianto cesenate

18 febbraio 2023
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Reggio Emilia Cesena-Reggiana è una di quelle partite da ricordare con un “Io c’ero”. Così che il popolo granata si è mobilitato per l’occasione e lunedì sera allo stadio cesenate “Dino Manuzzi” ci saranno non meno di 2.500 tifosi granata ad occupare la curva Ferrovia.

Un centinaio di reggiani saranno anche in tribuna o forse qualcuno in più. Possiamo quindi parlare di un vero e proprio esodo al seguito della Reggiana.

Nel corso degli anni è sempre successo quando c'erano appuntamenti decisivi o per gli storici derby a Modena e Parma. La partita di lunedì sera non riveste la stessa importanza di un derby o di una finale playoff ma ha un significato diverso: i tifosi granata ritengono che questa sia la partita che può decidere il campionato.

La classifica non dice lo stesso perché la Reggiana ha quattro punti di vantaggio sul Cesena e dopo lunedì mancheranno ancora dieci giornate alla fine eppure la sensazione che si vive in città tra i tifosi è che questa può essere l’occasione per dare la spallata decisiva verso la serie B. Il che significa che gli oltre 2.500 tifosi granata si avvicineranno a questa sfida con la convinzione di poter vincere e chiudere il capitolo promozione.

Per ritrovare un simile seguito per una partita in trasferta, derby a parte, occorre andare a ritroso nel tempo. Le stesse partite dei playoff degli ultimi anni, vedi Bassano, Ascoli, Busto Arsizio, Pescara, Livorno e anche a Firenze non hanno evidenziato una simile mobilitazione.

A Bassano nel 2014/15 quando il team fu sconfitto ai rigori c’erano mille tifosi a spingere Alessi e compagni. Lo stesso dicasi a Firenze quando nel 2016/17 la Reggiana perse la semifinale con l’Alessandria. Stesso discorso l'anno successivo con la fatidica semifinale contro il Siena.

Tenendo conto che si gioca in un giorno infrasettimanale (lunedì sera alle 20.30) e tra andata e ritorno da Cesena ci sono più di 320 chilometri la trasferta è davvero impegnativa. I tifosi granata affronteranno il viaggio in pullman (il Vandelli ne ha allestiti cinque) e con auto private, quindi ci sarà una lunga carovana che si snoderà da casella a casello sull'A1.

L'ultima migrazione sportiva è stata in occasione del 1° maggio 1994 quando la Reggiana sbancò San Siro superando il Milan con un gol di Esposito e festeggiò la salvezza in Serie A. In quella occasione un’intera curva del Meazza era tutta granata con circa cinquemila tifosi sugli spalti.

Per rimanere in tema Cesena, è ancora nella mente di tantissimi tifosi la data del 16 maggio 1993 quando la Reggiana con il pareggio (1 a 1 con gol di Sacchetti e pareggio di Hubner) sancì la matematica e storica promozione in serie A. In quell'occasione nella curva Ferrovia presero posto quattromila tifosi reggiani.

I precedenti non sono favorevoli ai granata che nel corso degli anni hanno vinto solo due volte a Cesena. L’ultima risale al 31 agosto del 2008 per 2 a 1 con reti di Maschio e Zini: era la Reggiana di Alessandro Pane ed era la prima giornata di campionato. Il più delle volte il confronto tra Cesena e Reggiana è finito in parità (dieci volte) e in sei partite hanno prevalso i romagnoli.

Un aspetto abbastanza curioso è che nel corso del campionato, fino alla partita col Gubbio, la Reggiana al “Città del Tricolore” ha avuto una media di cinquemila spettatori: 800/1000 paganti più i 4.300 abbonati anche se di questi – come ha rimarcato il vice presidente Giuseppe Fico – mille sono le tessere acquistate dagli sponsor.

Lunedì sera più della metà dei tradizionali frequentatori del “Città del Tricolore” si trasferirà al “Dino Manuzzi”. Non fosse che a Cesena ci sono seimila abbonati e si va verso una presenza complessiva di 15mila spettatori, si potrebbe dire che per la Reggiana sarà come giocare in casa.l