Lunedì al “Manuzzi” di Cesena un esodo da 2.500 cuori granata
Una marea di tifosi applaudirà la Reggiana dalla curva Ferrovia dell’impianto cesenate
Reggio Emilia Cesena-Reggiana è una di quelle partite da ricordare con un “Io c’ero”. Così che il popolo granata si è mobilitato per l’occasione e lunedì sera allo stadio cesenate “Dino Manuzzi” ci saranno non meno di 2.500 tifosi granata ad occupare la curva Ferrovia.
Un centinaio di reggiani saranno anche in tribuna o forse qualcuno in più. Possiamo quindi parlare di un vero e proprio esodo al seguito della Reggiana.
Nel corso degli anni è sempre successo quando c'erano appuntamenti decisivi o per gli storici derby a Modena e Parma. La partita di lunedì sera non riveste la stessa importanza di un derby o di una finale playoff ma ha un significato diverso: i tifosi granata ritengono che questa sia la partita che può decidere il campionato.
La classifica non dice lo stesso perché la Reggiana ha quattro punti di vantaggio sul Cesena e dopo lunedì mancheranno ancora dieci giornate alla fine eppure la sensazione che si vive in città tra i tifosi è che questa può essere l’occasione per dare la spallata decisiva verso la serie B. Il che significa che gli oltre 2.500 tifosi granata si avvicineranno a questa sfida con la convinzione di poter vincere e chiudere il capitolo promozione.
Per ritrovare un simile seguito per una partita in trasferta, derby a parte, occorre andare a ritroso nel tempo. Le stesse partite dei playoff degli ultimi anni, vedi Bassano, Ascoli, Busto Arsizio, Pescara, Livorno e anche a Firenze non hanno evidenziato una simile mobilitazione.
A Bassano nel 2014/15 quando il team fu sconfitto ai rigori c’erano mille tifosi a spingere Alessi e compagni. Lo stesso dicasi a Firenze quando nel 2016/17 la Reggiana perse la semifinale con l’Alessandria. Stesso discorso l'anno successivo con la fatidica semifinale contro il Siena.
Tenendo conto che si gioca in un giorno infrasettimanale (lunedì sera alle 20.30) e tra andata e ritorno da Cesena ci sono più di 320 chilometri la trasferta è davvero impegnativa. I tifosi granata affronteranno il viaggio in pullman (il Vandelli ne ha allestiti cinque) e con auto private, quindi ci sarà una lunga carovana che si snoderà da casella a casello sull'A1.
L'ultima migrazione sportiva è stata in occasione del 1° maggio 1994 quando la Reggiana sbancò San Siro superando il Milan con un gol di Esposito e festeggiò la salvezza in Serie A. In quella occasione un’intera curva del Meazza era tutta granata con circa cinquemila tifosi sugli spalti.
Per rimanere in tema Cesena, è ancora nella mente di tantissimi tifosi la data del 16 maggio 1993 quando la Reggiana con il pareggio (1 a 1 con gol di Sacchetti e pareggio di Hubner) sancì la matematica e storica promozione in serie A. In quell'occasione nella curva Ferrovia presero posto quattromila tifosi reggiani.
I precedenti non sono favorevoli ai granata che nel corso degli anni hanno vinto solo due volte a Cesena. L’ultima risale al 31 agosto del 2008 per 2 a 1 con reti di Maschio e Zini: era la Reggiana di Alessandro Pane ed era la prima giornata di campionato. Il più delle volte il confronto tra Cesena e Reggiana è finito in parità (dieci volte) e in sei partite hanno prevalso i romagnoli.
Un aspetto abbastanza curioso è che nel corso del campionato, fino alla partita col Gubbio, la Reggiana al “Città del Tricolore” ha avuto una media di cinquemila spettatori: 800/1000 paganti più i 4.300 abbonati anche se di questi – come ha rimarcato il vice presidente Giuseppe Fico – mille sono le tessere acquistate dagli sponsor.
Lunedì sera più della metà dei tradizionali frequentatori del “Città del Tricolore” si trasferirà al “Dino Manuzzi”. Non fosse che a Cesena ci sono seimila abbonati e si va verso una presenza complessiva di 15mila spettatori, si potrebbe dire che per la Reggiana sarà come giocare in casa.l