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«La Reggiana sarà euforica ma sempre concentratissima»

Luigi Cocconcelli
«La Reggiana sarà euforica ma sempre concentratissima»

Domenica il reggiano Alessandro Mercati sfiderà i granata al Città del Tricolore «La mia Carrarese ha ritrovato compattezza e lucidità: proveremo a vincere»

23 febbraio 2023
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Reggio Emilia Domenica scorsa ha giocato una decina di minuti, la lesione di 1° grado al flessore che lo ha tenuto lontano dai campi per una quarantina di giorni (l’ultima apparizione era data 23 dicembre) è soltanto un brutto ricordo e allora ecco che Alessandro Mercati avanza la propria candidatura per un ruolo da titolare.

Domenica la “sua “ Carrarese farà visita alla Reggiana e il centrocampista di Castelnovo Monti ci terrebbe tanto a scendere in campo sin dall’inizio. Eccome, se ci tiene...

«Le scelte - dice Mercati - ovviamente le farà l’allenatore, io sono a disposizione, ho più di una settimana di lavoro con la squadra, per me non è una partita speciale, non sono così ipocrita da dire che giocare a Reggio è una partita come le altre: no, non lo è».

La Carrarese ha un andamento un poco bizzarro, inizio d’anno con quattro sconfitte di fila, anche contro formazioni del tutto alla portata, e poi adesso una striscia positiva di quattro vittorie di seguito, che l’hanno portata a scalare sino al quinto posto in classifica. Cosa è successo?

«Difficile da dire, abbiamo toccato il fondo, per me più una questione mentale che tattica o tecnica, poi abbiamo resettato, ci siamo guardati in faccia, abbiamo ritrovato compattezza e cercato di eliminare errori dovuti ad eccessiva superficialità, a distrazioni».

Il vero obiettivo della Carrarese qual è?

«Facile dire miglior piazzamento possibile nella griglia dei playoff, viviamo un poco alla giornata, l’obiettivo è provare a vincere più partite possibili, incamerare il maggior numero di punti e poi alla fine vedremo la posizione».

Dal match di andata di acqua sotto i ponti del Crostolo ne è passata, allora la domanda era se Mercati si attendesse una Reggiana più depressa od arrabbiata per la sconfitta interna con il Cesena, ora se si aspetta e spera in un avversario eccessivamente euforico…

«Mi aspetto una Reggiana sì euforica, perché è giusto che lo sia dopo il blitz in Romagna, per una classifica che le sorride, ma anche determinata, concentrata, attenta, con la consapevolezza che per arrivare al traguardo di partite ne deve ancora vincere molte».

Lunedì sera lei era davanti alla tv. Che impressione le ha lasciato una Reggiana molto diversa rispetto ad ottobre?

«È cresciuta molto sotto il profilo della consapevolezza, della sicurezza con cui sta in campo, come espressione di gioco è ed è stata nettamente superiore al Cesena, il primo tempo lo ha dominato tatticamente e tecnicamente, la ripresa ha gestito, là dietro ha lasciato meno delle briciole ad un duo che ha segnato 25 reti, mica bazzecole...».

Domenica si troverà di fronte un amico: Pellegrini.

«Sì. Ci sentiamo quasi tutti i giorni. Abbiamo giocato assieme nella Primavera del Sassuolo e vissuto, ai tempi del Covid, sei mesi con la prima squadra. Jacopo è un bravissimo giocatore, una gran bella persona e mi ha molto amareggiato quando in estate il suo arrivo è stato accolto con qualche mugugno. Lo dissi anche a mio padre di star tranquillo, che la Reggiana aveva preso uno bravo davvero...».