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«Cesena emozione indelebile ma ora Regia non fermarti»

«Cesena emozione indelebile ma ora Regia non fermarti»

Capitan Rozzio da sette anni in granata: «Rivogliamo la B»

24 febbraio 2023
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Reggio Emilia Il capitano Paolo Rozzio è al suo settimo anno con la Reggiana, ha indossato per 153 volte la maglia granata, ha vissuto la beffa col Siena ai playoff, è ripartito dalla serie D dopo il fallimento, ha conosciuto la gioia e la delusione dell’andata e ritorno dalla serie B e l’amarezza per aver perso un campionato con un gol del portiere Modena. Un viaggio costellato di momenti indelebili. «A Cesena ho provato delle emozioni che solo Reggio mi poteva regalare. È stata un’altra goccia di emozioni importanti, per me e per i miei compagni. Personalmente è stato più emozionante che i due derby col Modena dello scorso anno».

Eppure, non basta per festeggiare.

«Lo sappiamo benissimo. È stata una vittoria importante nel nostro percorso perché sapevamo che dovevamo metterci a sette punti dal Cesena, ma siamo consapevoli che non abbiamo ancora raggiunto il nostro obiettivo, perché mancano ancora dieci partite. Sette punti di vantaggio sono un buon margine ma non sufficiente perché possono svanire in un lampo».

Come interpreta la sfida con la Carrarese?

«Sono certo che non sbaglieremo l’approccio alla partita. Dobbiamo interpretare al meglio la gara, altrimenti rischiamo di passare dalle stelle alle stalle in un secondo, e non è quello che vogliamo».

Che avversario si aspetta?

«È una squadra esperta che difende bene e ha una buona organizzazione di gioco. È reduce da quattro vittorie consecutive, è in fiducia ma troverà una Reggiana molto determinata. Noi ci sentiamo forti».

Pensate al pareggio beffa dell’andata?

«È stato un pareggio che ci ha lasciato molta amarezza perché è avvenuto nel recupero».

La Reggiana si è presentata al Manuzzi per vincere, mentre il Cesena ha avuto più timori reverenziali.

«Non c’è dubbio. Mi aspettavo un Cesena più aggressivo, soprattutto nel primo tempo. Il nostro mister ha una filosofia che privilegia sempre l’idea di un calcio propositivo perché pensa che il modo migliore per difendersi è attaccare. Sapevo che non saremmo scesi in campo al Manuzzi per aspettarli ma avremmo fatto noi la partita».

Contro la Carrarese il rischio è di pensare: se ho vinto a Cesena batto facilmente la Carrarese.

«Questo è l’errore che non vogliamo commettere perché oltre a fare brutta figura perdi tre punti che sono importanti come quelli di lunedì al Manuzzi».

Ci pensa al fatto che non ha ancora segnato?

«Mi va benissimo così se la squadra vince. Quest’anno a livello di difensori il nostro apporto in termini realizzati è inferiore».

Ma siete ugualmente la miglior difesa del girone.

«È un merito di tutta la squadra e per un difensore è il primo obiettivo».

Alla vigilia della partita col Cesena c’era preoccupazione per le assenze, vedi Cigarini e l’utilizzo di giocatori al rientro dopo diverso tempo eppure tutto questo è passato in secondo piano.

«Questa è una caratteristica della Reggiana degli ultimi anni: la forza morale del gruppo che sa governare, vincendo, queste situazioni. È un aspetto caratteriale fondamentale per una squadra che vuole vincere il campionato. Poi è evidente che la partita di Cesena si preparava da sola e quindi assenze (Cigarini, Luciani, Montalto) o rientri dopo diverso tempo, vedi io, Kabashi, Rossi, Guglielmotti sono passati in secondo piano».

Dunque, nonostante i sette punti di vantaggio non vi cullerete sugli allori?

«Una squadra forte che vuole vincere il campionato domenica deve andare in campo affamata e tritare la Carrarese, altrimenti saremmo una squadra mediocre. Poi si può perdere per mille ragioni ma non perché abbiamo sbagliato l'approccio».

Nelle ultime tre partite qualche sbavatura in difesa c’è stata.

«A volte occorre dare merito anche agli avversari perché quando rivedi il video ti accorgi che sei messo bene ma c’è anche la qualità della giocata».

Nelle ultime dieci partite la Reggiana ne giocherà sei al Città del Tricolore, è un aspetto che può incidere?

«Per noi i tifosi sono una parte fondamentale. Lo è sempre stato e sono convinto che l’anno della serie B con i tifosi non saremmo retrocessi».

Sette anni in granata tra delusioni e soddisfazioni ma quest’anno cosa significa?

«Riportare la Reggiana in B a distanza di due anni sarebbe un sogno che si avvera».