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L’intervista

«La Unahotels è consapevole della posta in palio a Verona»

Adriano Arati
«La Unahotels è consapevole della posta in palio a Verona»

Il lungo Mikael Hopkins è concentratissimo sulla sfida salvezza di domani «Vincere sul campo della Tezenis ci metterebbe nella giusta direzione»

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Reggio Emilia «Abbiamo undici sfide, tutte della stessa importanza. Ovviamente, una vittoria domani ci permetterebbe di indirizzarci nella giusta direzione».

Invita a concentrarsi sul primo passo della possibile rimonta, il lungo Mikael Hopkins, che domani a Verona – nello scontro diretto con la penultima in classifica – giocherà per la prima volta a fianco del nuovo compagno di reparto Marcus Lee.

È reduce dalle partite con l’Ungheria. Un modo per trovare nuovi stimoli?

«Giocare in Nazionale (Hopkins ha il passaporto ungherese oltre a quello statunitense, ndr) è un’opportunità che apprezzo. Inoltre, mi è servito anche in ottica reggiana perché non ho perso il ritmo partita».

Ha un nuovo compagno di reparto, Marcus Lee. Cosa può darvi?

«Penso che possa aiutarci. Ci darà più stazza, un dinamismo differente e capacità di finire sopra il ferro nei giochi a due».

Lei tornerà a fare anche l’ala forte?

«Marcus è differente da me e questo mi sposterà a giocare anche minuti da 4, una cosa che mi stimola molto e mi galvanizza perché penso di aver le qualità tecniche per poter aiutare la squadra anche in questa posizione. Più in generale spero soprattutto che ci possa aiutare a crescere come squadra e ottenere vittorie importanti, a partire da domani».

Importante forse è riduttivo. Cosa ne pensa dei prossimi rivali?

«La partita con Verona è fondamentale perché è uno scontro diretto e una vittoria ci permetterebbe, se non altro, di condividere con loro l’ultimo posto in classifica. Al di là di Verona, ogni partita sarà però fondamentale in questi due mesi. Undici sfide, tutte della stessa importanza».

La pressione non mancherà.

«Tutti i miei compagni conoscono l’importanza di questa sfida, dobbiamo andare in campo, giocare forte ed eseguire il nostro gioco. Ho fiducia in questi ragazzi e nel nostro gruppo. Ci teniamo e faremo di tutto per salvarci».

Di fronte avrete un reparto lunghi atletico, ma non particolarmente massiccio. Come può mettervi in difficoltà?

«Verona non ha lunghi con le caratteristiche e la stazza di Bologna o Milano, ma ha giocatori estremamente intelligenti e di talento. Ho giocato contro Smith più volte, è un bel rimbalzata, un giocatore con intelligenza cestistica e finisce molto bene al ferro. Davis e Johnson son ottimi giocatori, bravi a giocare in transizione e con capacità di aprire il campo. Verona scenderà in campo con grande energia, consci della posta in palio. La chiave sarà la difesa».

La volata per la salvezza è iniziata, con tante squadre coinvolte. È presto per guardare così avanti?

«Non voglio contare quante partite dobbiamo vincere per salvarci, anche perché è difficile saperlo visto l’equilibrio che regna sovrano quest’anno in Serie A. Basti pensare che Brescia, che ha vinto solo sette partite in campionato finora, ha conquistato la Coppa Italia».

Come se ne esce?

«So che è scontato, ma dobbiamo vincerne il più possibile e guardare settimana dopo settimana quale evoluzione prenderà la classifica. Partendo da uno scontro diretto come quello con Verona».