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Unahotels, è l’ora della verità

Adriano Arati
Unahotels, è l’ora della verità

Alle 17 di oggi i biancorossi si giocano un pezzo di salvezza a Verona. L’allenatore Sakota: «Dobbiamo essere pronti a far fronte all’aggressività della Tezenis»

05 marzo 2023
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Reggio Emilia Inizia oggi il sentiero senza ritorno della Unahotels.

Alle 17 al palazzetto dello sport di Verona i biancorossi affronteranno la Tezenis nel primo degli scontri diretti che da qui a metà aprile decideranno buona parte delle sorti della corsa salvezza e sanciranno le possibilità di permanenza in Serie A della Pallacanestro Reggiana.

Alla fine della stagione mancano undici gare, compresi tanti duelli con le altre rivali per la sopravvivenza, dopo mesi di pochi alti e tanti bassi e di perenne discontinuità la Unahotels è chiamata a dare risposte concrete e costanti, a non sbagliare le occasioni chiavi.

A partire da quella odierna, una partita che, per citare l’allenatore veronese Ramagli, «non è decisiva, ma fondamentale sì». Si troveranno di fronte l’ultima, Reggio a 10 punti, e la penultima, Verona a 12, mentre le terzultime Napoli, Scafati e Brescia saranno impegnate in confronti difficili e Trieste e Treviso, quart’ultime a 16, se la vedranno fra loro. Un momento di svolta, per davvero, che Reggio deve prima di tutto vincere, per togliersi dal fondo e restare a contatto con le compagne di avventura. E che, nella migliore delle ipotesi, deve concludere pure con 6 punti di vantaggio, per rimediare al 65-70 subito a novembre in uno dei momenti più deludenti del cammino biancorosso, una delle sconfitte che poi costò il posto all’allenatore reggiano Max Menetti. La classifica avulsa conterà, e non poco, al momento dei conti.

Coincidenza, proprio come all’andata, il duello si disputa al rientro della pausa per le Nazionali, una fase che ha visto le due formazioni lavorare senza parecchi elementi impegnati altrove e con l’obiettivo di inserire al meglio i rinforzi sotto canestro, Davis e Pini per i veneti e il centro Marcus Lee per i reggiani.

Da Lee sono attese energia, difesa, fisicità, stoppate, per presidiare un’area sinora mai particolarmente sicura. Dovrà rimanere a sedere uno degli altri stranieri, il “favorito” è Burjanadze, mentre sarà disponibile anche Michele Vitali, dopo l’intervento cardiaco di febbraio.

Verona è leggera, aggressiva, in casa prova a correre, è previsto il pubblico delle grandi occasioni, rimpolpato da circa cinquecento reggiani, ed evitare che i padroni di casa trovino ritmo è una delle priorità. La prima è essere a fuoco e coesi. Ora sbagliare è vietato.

Quanto il ritorno in campo sia cruciale lo ricorda anche Dragan Sakota.

«Questa pausa è stato uno spartiacque per noi anche a livello di calendario, nel senso che da ora in poi arriveranno tutti gli scontri diretti con i team che ricoprono una zona di classifica simile alla nostra - ammette il capoallenatore biancorosso -. Abbiamo lavorato intensamente sia con l’organico ridotto che, nell’ultima settimana, con il ritorno dei giocatori impegnati con le rispettive squadre nazionali. Ci stiamo preparando molto seriamente e con grande concentrazione, pensando a Verona, ma anche in vista di tutte le altre sfide che ci aspettano».

Adesso la testa è tutta a Verona, per mille motivi.

«Contro la Tezenis è una sfida indubbiamente di grande importanza anche perché abbiamo perso contro di loro nella sfida d’andata. Non esistono squadre deboli in questa Serie A, indipendentemente dalla posizione in classifica» sottolinea.

«Verona ha buoni realizzatori, gioca in velocità e soprattutto, essendo prima per recuperi e terza per rimbalzi offensivi in tutta la Lega, ha un modo di giocare estremamente aggressivo che noi dovremo essere in grado di fronteggiare nel migliore dei modi» conclude quindi Sakota.